REDAZIONE FIRENZE

L’hinterland violento. Risse e aggressioni. Dai locali alla tramvia così colpisce il branco

L’omicidio di Mou è soltanto l’ultimo episodio di una lunga serie. Nella Piana Fiorentina sono sempre più frequenti i casi di agguati. per futili motivi che hanno come protagonisti adolescenti e ragazzini.

Il magistrato Antonio Natale

Il magistrato Antonio Natale

FIRENZEL’omicidio di Maati Moubakir, ucciso in strada a 17 anni dopo una serata trascorsa in discoteca, forse da alcuni coetanei, non è purtroppo un caso isolato. A Campi – e più in generale nella Piana Fiorentina – negli ultimi tempi si sono verificati aggressioni, risse, scontri tra bande di ragazzini, spesso minorenni, e liti degenerate in tragedia. Episodi di una violenza inaudita che il più delle volte nascono per futili motivi. Come nel caso dell’aggressione accaduta a marzo 2023, sempre a Campi, sempre fuori da una discoteca. In quel caso forse uno sguardo di troppo ha acceso la miccia di quello che poi si è trasformato in un vero e proprio pestaggio da parte del branco ai danni di un ragazzo di 17 anni. Questo è stato aggredito, fuori dal locale da ballo di Capalle, a calci e pugni, da un numero imprecisato di coetanei – descritti come stranieri – e si è salvato soltanto perché è riuscito a scappare nella vicina sede della Misericordia. Pochissime ore dopo a questo episodio un altro giovanissimo è finito nel mirino di una baby gang a Sesto Fiorentino: un quattordicenne è stato accerchiato da sette stranieri poco più grandi di lui che lo hanno aggredito – secondo il racconto fatto agli inquirenti – per rubargli 25 euro.

A giugno 2023, all’uscita della stessa discoteca di Capalle ancora un episodio di violenza: un 23enne è rimasto vittima di un pestaggio violento e gratuito da parte di coetanei per futili motivi. Anche all’uscita della discoteca di via Verdi, proprio dove era stato a ballare Maati Moubakir, in passato si sono registrati problemi di ordine pubblico e di sicurezza: dai furti alle liti passando per gli atti vandalici.

Da dopo la pandemia a Campi il triste fenomeno dei baby bulli è andato crescendo in modo esponenziale. Tra i fatti più eclatanti l’aggressione choc avvenuta a fine febbraio 2022 nella zona di villa Montalvo. In quel caso le tre vittime avevano 21 anni, i due aggressori 16 e 14 anni. I motivi? Forse la richiesta non andata a buon fine di una sigaretta o altri futili motivi, poco importa. I due, infatti, hanno pensato bene di assalire i tre anche con l’uso di un tirapugni.

Aggressioni, minacce e rapine da parte di gruppi di giovanissimi ai danni di altri ragazzini sono sempre più frequenti anche a Scandicci: i baby bulli spesso minacciano verbalmente la vittima per farsi consegnare i soldi, il giubbotto o un altro capo ritenuto particolarmente ’interessante’. Spesso agiscono nelle aree adiacenti al linea tramviaria o anche in pieno centro. Tra gli ultimi episodi, la gang armata di spray al peperoncino che ha terrorizzato i negozianti di piazza della Resistenza nei mesi scorsi. Coltelli, manganelli e arma da fuoco, invece, ’gli attrezzi’ con cui quattro cittadini stranieri tra i 24 e 31 anni, hanno dato vita a un’alba di paura a Sesto Fiorentino lo scorso novembre. Il quartetto è entrato in un locale di viale Ariosto verso le cinque del mattino con la pretesa che fosse versato loro da bere. Al rifiuto della titolare del locale, uno di loro ha estratto una pistola e fatto partire dei colpi. Fortunatamente nessuno si è fatto male e i quattro sono stati fermati dalle forze dell’ordine.

Barbara Berti