Liberazione, la memoria si rinnova. Eventi e cortei per dire no al fascismo

Si parte alle 17 con l’omaggio al monumento ai caduti. Scaletti: "Non una cerimonia, una vera festa"

Liberazione, la memoria si rinnova. Eventi e cortei per dire no al fascismo

In piazza Mino le istituzioni deporranno una corona al monumento ai caduti

Era il primo settembre 1944 quando le Brigate partigiane entrarono a Fiesole e Sesto Fiorentino, segnando così la fine della ’Battaglia di Firenze’, che dall’11 agosto aveva portato alla liberazione del capoluogo toscano. Ottanta anni dopo, il Comune festeggia la ricorrenza con una serie di iniziative solenni, organizzate nella giornata di domani. Si inizia alle ore 17, con la deposizione della corona ai caduti in piazza Mino da parte delle Istituzioni, che da qui in corteo raggiungeranno il parco della Rimenbranza, sul colle di San Francesco. Accanto alla sindaco Cristina Scaletti, saranno presenti, fra gli altri, la presidente del Comitato Anpi Firenze Vania Bagni e il presidente della Regione Eugenio Giani.

Alle ore 18, sotto le logge del Municipio, la lectio magistralis del professor Matteo Albanese, storico e ricercatore all’Università di Padova, dal titolo ’Antifascismo e Resistenza: palestra di partecipazione democratica’. In contemporanea, nella sala consiliare del Palazzo comunale, lettura per famiglie da ’Fulmine, un cane coraggioso. La Resistenza raccontata ai bambini’ di Anna e Michele Sarfatti, a cura di Teatro Solare. Conclude la cantautrice Letizia Fuochi con i canti ispirati ai partigiani e alla Liberazione. "Quella di domani sarà – dicono la sindaca Cristina Scaletti e l’assessore alla Memoria Tommaso Rossi – non una cerimonia rituale, ma una festa da cui vogliamo che prenda le mosse un percorso condiviso, in cui Fiesole si impegna per legare la Memoria con l’attualità, per tutelare e promuovere i valori dell’antifascismo, della solidarietà e della pace, su cui poggiano le fondamenta democratiche del nostro Paese. Valori che, per essere solidi e forti, devono essere esercitati quotidianamente, da ciascuno di noi". D.G.