La legge d’iniziativa popolare su "procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte Costituzionale 242/2019" verrà (salvo sorprese) votata oggi dal Consiglio regionale della Toscana, dopo il lungo dibattito di ieri pomeriggio. L’atto stabilisce che il costo di medicinali e attrezzature necessari per il suicidio, ora a carico dei familiari, sia sostenuto dal sistema sanitario, stabilendo una prestazione extra Lea. Il costo non dovrebbe superare complessivamente i 10mila euro l’anno per i vari casi, cifra appunto stanziata a copertura della legga.
Volontarietà
Si ribadisce anche la volontarietà della partecipazione del personale medico e sanitario alle varie fasi dell’iter: chi non vorrà aderire per motivi di coscienza non avrà dunque alcun obbligo Nell’atto, si legge che l’accesso al suicidio assistito e la relativa assistenza sanitaria saranno assicurati "nel rispetto dei principi stabiliti dalla sentenza della Corte Costituzionale 242 del 2019, garantendo che il diritto all’erogazione del trattamento è individuale e inviolabile, e che non può essere limitato, assoggettato a condizioni o altre forme di controllo ulteriori e diverse da quelle previste dalla proposta di legge".
Commissione medica
Si prevede l’istituzione di una Commissione medica multidisciplinare nelle Asl, dispone che le strutture sanitarie debbano garantire il supporto, l’assistenza e i mezzi necessari al completamento della procedura, disciplina la procedura e i tempi (complessivamente venti giorni), prevede la gratuità delle prestazioni sanitarie. Secondo l’atto possono accedere al suicidio medicalmente assistito le persone che hanno i requisiti indicati dalla sentenza della Corte Costituzionale 242/2019.