CARLO CASINI
Cronaca

Libertà. Ma non di movimento. Nella giungla dei cantieri Vacs: "Siamo in trappola da mesi"

Viaggio intorno ai lavori della variante del tram tra ingorghi, strettoie e attraversamenti a rischio "Dall’Orticoltura ci vogliono venti minuti ad attraversare la piazza. I parcheggi? Svaniti".

Libertà. Ma non di movimento. Nella giungla dei cantieri Vacs: "Siamo in trappola da mesi"

Viaggio intorno ai lavori della variante del tram tra ingorghi, strettoie e attraversamenti a rischio "Dall’Orticoltura ci vogliono venti minuti ad attraversare la piazza. I parcheggi? Svaniti".

Giri ’pesca’, strettoie, recinzioni, vicoli ciechi: non ne possono più i fiorentini dei cantieri della Vacs, la variante al centro storico della tramvia, e di quel nodo che strozza chi, suo malgrado, da piazza Libertà ci deve passare ogni giorno. Corsie ridotte a vicoli con linee sovrapposte e che spariscono nel nulla, chicane. La peggiore quella che si trova arrivando dal viale Matteotti all’altezza delle Poste, dove devi pregare di non trovarti affiancato a un furgone. In quel tratto il transito è molto aumentato, perché, con i binari in mezz.o per andare in direzione Cure/Bolognese, dal viale Matteotti non si può più andare sul viale Don Minzoni, ma bisogna fare un lungo giro fino al viale Lavagnini, per poi andare a rimboccare via Lorenzo il Magnifico e ripercorrere al rovescio la strada di nuovo verso piazza Libertà. Non va meglio neppure a chi si muove a piedi o in bici, tra attraversamenti lunghi e complessi; il più pericoloso è in viale Lavagnini, tra via Poliziano e via Santa Caterina d’Alessandria:

"Dall’altro lato non c’è il semaforo – fa notare Luca, in bici –. Le lanterne dovrebbero essere orientate in maniera opposta". "E ancora il peggio deve arrivare" commenta Jonathan Benelli che lavora in piazza. "In questi ultimi due mesi è andata bene, ma da Vaglia all’Orticoltura ci metto comunque venti minuti ad arrivare, poi altri venti per fare 500 metri dall’Orticoltura a qui. E io vengo in bus; ma chi deve venire in macchina impiega mezz’ora in più per trovare parcheggio".

"È un groviglio di binari e transenne, non c’è più passaggio pedonale davanti alle vetrine. – protestano i parrucchieri Lino Russo e Caterina Pinzani di via Lamarmora – Hanno tolto tutti i parcheggi e si prende una multa a settimana. Così ora si prende il bus, ma non si arriva più, un dramma. Noi eravamo a favore dei lavori, ma non si può creare un disagio così alle persone. Ieri hanno rotto un tubo e siamo stati tutto il giorno senz’acqua, stamani mancava la corrente. Hanno tolto i bidoni della spazzatura e dal negozio ce la dobbiamo portare a casa".

"Dobbiamo fare 200 metri con l’immondizia – conferma Leonardo di Fronzo, barman del Caffè Principe di viale Matteotti –. In più noi siamo proprio nel mezzo ai due binari, la situazione di prima non tornerà più: ci tolgono tutti i posti auto davanti. E neppure i fornitori vogliono più venire, dicono ‘da te non ci si può fermare’. Per noi il futuro è un’incognita: magari andrà benissimo ma vediamo nero. Hanno aperto il cantiere due anni fa senza avvisare, né interpellarci".

"Non viene più nessuno, solo rari clienti fissi. – dice Alessandro Faleri dell’Acustica fiorentina – Siamo come rinchiusi qui in questo vicolo cieco (le recinzioni che imbrigliano il marciapiede di via Lamarmora, ndr) . La gente che viene da noi non è giovane e non è facile per loro; speriamo che non mettano bici legate alla staccionata del tram perché altrimenti non si entra più con le carrozzine".

"Son ingabbiato. – sbotta poco più giù Fabrizio Vanni dalla sartoria – La pendenza è fatta male e quando verrà il primo vero nubifragio nubifragio temo si allagherà tutto: c’è una sola griglia, l’altro giorno è piovuto mezzora e avevo già l’acqua a filo dello scalino. Abbiamo chiuso un po’ di agosto pensando a settembre di ritrovare la situazione migliorata, e invece è addirittura peggiorata, Ho avuto un calo di vendite notevole. Ma poi ci dicano di preciso quando finisce: prima entro il 31 marzo, poi 31 maggio, poi all’inizio delle scuole. E adesso?".