Firenze, 21 febbraio 2023 – "Un’aggressione in piena regola", "una violenza gratuita" e "una spedizione a sfondo politico", sono queste le opinioni degli studenti del Michelangiolo, sui fatti di sabato. All’entrata, ieri mattina, i ragazzi hanno organizzato un presidio durante il quale hanno esposto lo striscione “Miche Antifascista” accendendo fumogeni, intonando cori ed esprimendo il sostegno dell’istituto agli studenti aggrediti. Niente lezioni, ieri: per tutta la mattina si è svolta un’assemblea straordinaria per discutere dell’accaduto. "Non è stato un gesto casuale – spiega lo studente di quinta Giacomo Pecchioli – I militanti di destra stavano volantinando e quando uno del “Miche” si è avvicinato per parlare loro si sono messi i fogli in tasca per liberarsi le mani e picchiare – continua – C’erano altri soggetti nascosti pronti a intervenire e questo fa pensare a un gesto premeditato. L’assemblea è stata un confronto positivo. E’ necessario fare una battaglia non violenta perché questi episodi non si devono verificare" conclude.
"Io ero lì e ho visto tutto da vicino, è stato brutto - aggiunge Bernardo Di Lorenzo - Siamo convinti che sia stata un’aggressione e non una rissa, come detto da qualche giornale. Durante l’assemblea abbiamo ascoltato i ragazzi aggrediti, è stata a tutti gli effetti una spedizione politica". Sul punto anche il rappresentante d’istituto: "Tutta la scuola condanna l’attacco fascista. Domani (oggi, ndr) manifesteremo il nostro dissenso a Campo di Marte. E’ stata un’aggressione in piena regola, erano di più e hanno pestato due persone, continuando anche a terra – continua – I fotogrammi che girano e scaricano la colpa sugli studenti del “Miche” sono stati presi fuori contesto. La situazione non è ribaltabile, i ragazzi si stavano solo difendendo", conclude.
"Siamo scossi da quello che è avvenuto, ma siamo anche sconcertati che qualcuno abbia manipolato i video creando disinformazione - spiega lo studente Matteo Vicari - vogliamo ribadire che è stata un’aggressione a tutti gli effetti e non una rissa. L’assemblea è stata utile, la preside ha accettato il confronto ma sembrerebbe che non voglia costituirsi con la scuola come parte lesa, in qualche modo svalutando la nostra posizione".
"Abbiamo piena fiducia nel lavoro degli inquirenti - chiarisce la preside Rita Gaeta - la violenza è sempre da condannare, qualunque forma essa assuma. Abbiamo in programma una riunione tra dirigenti per aprire un confronto sulla questione. L’ambiente qua è molto politicizzato, parla la storia dell’istituto. Abbiamo organizzato un’assemblea con i ragazzi, credo che il dibattito e il confronto su una questione così delicata sia di fondamentale importanza".