Firenze, 10 giugno 2023 – «Stiamo protestando perché manca un contratto integrativo, non c’è abbastanza sicurezza ed è impossibile avere un confronto costruttivo con la dirigenza».
Sono queste le motivazioni che hanno portato i docenti e il personale Ata del liceo classico Michelangiolo, insieme alle sigle sindacali a organizzare un presidio di un’ora questa mattina.
Una mattinata movimentata quella davanti al classico di via della Colonna, dove Flc Cgil, Uil scuola rua, Snals e Gilda, hanno organizzato una protesta in concomitanza con la prima ora di lezione dell’ultimo giorno di scuola.
«In questa scuola mancano: Rispetto per i lavoratori. Contratto integrativo. Sicurezza. Condivisione», si legge su alcuni striscioni dei manifestanti. «Il Miche sciopera» dicono i cartelli. «In ogni scuola tutti gli anni deve essere fatto un contratto integrativo, di secondo livello. Serve per retribuire il lavoro supplementare che il personale svolge -. spiega Emanuele Rossi della Flc Cgil .- La dirigenza non è riuscita a portare una proposta completa. Siamo a maggio e ancora non c’è. I lavoratori hanno fatto delle ore in più senza sapere quanto prendono».
Rossi, nel ricordare la presenza di un cantiere nella struttura evidenzia la mancanza di un approccio collaborativo con i vertici: «In relazione alla sicurezza, ogni luogo di lavoro dovrebbe essere una documentazione che identifica i rischi e il tipo di prevenzione da compiere -. Spiega .- E’ il documento di valutazione dei rischi (Dvr). Questo non è aggiornato, e dentro la scuola c’è un cantiere. La dirigente aveva l’obbligo di adeguarlo. Alle richieste protocollate di spiegazione spesso e volentieri non viene data risposta».
Ricordando la disponibilità delle sigle sindacali alla collaborazione sottolinea: «Mai ci è stata offerta un’occasione di confronto. I genitori dicono in consiglio d’istituto le cose vanno male. Il bilancio consultivo della scuola è stato bocciato. All’assemblea di aprile abbiamo espresso le nostre preoccupazioni, a quella di maggio la dirigenza non ci è venuta incontro. Oggi scioperiamo».
Anche la Uil ha aderito alla protesta, e sottolineando l’importanza di un ambiente collaborativo, la sigla ha evidenziato le mancanze dell’istituzione. «La parola chiave è rispetto - aggiunge Cristiano Di Donna, segretario Uil Firenze - Rispetto per i lavoratori, rispetto per gli studenti e le famiglie. Rispetto per la comunità educante. Questo è venuto meno - continua -. Nel tentativo di conciliazione con la dirigenza, abbiamo sentito delle parole molto dure. Hanno scaricato il problema sul personale. Per loro l’istituto va male perché il personale è inadeguato. Non si possono scaricare le mancanze dell’istituzione sui lavoratori» conclude.
«Abbiamo avuto difficoltà nelle relazioni sindacali con la dirigenza fin dall’inizio dell’anno -. rincara la dose Fabio Mancini, Segretario Provinciale e Nazionale Confsal -. Abbiamo ricevuto segnalazioni di rapporti irrispettosi nei confronti del personale. La situazione porta disagio dentro la struttura. Manca un’organizzazione efficiente del personale Ata. Le sigle sindacali sono unite, siamo vicini a chi lavora».
Nei giorni scorsi era comparsa vicino alla scuola la scritta «Rita Gaeta serva d’Israele». A testimonianza dell’estraneità dei fatti da parte dei manifestanti, i sindacati insieme agli studenti durante il presidio l’hanno coperta e rimossa. I lavoratori chiedono un intervento dell'ufficio scolastico regionale.