ROSSELLA CONTE
Cronaca

L’idea di Confcommercio: "Etilometro self service dopo la cena al ristorante"

L’iniziativa per dotare i locali di tremila rilevatori e di test usa e getta "Non è vero che non si può più bere, bisogna conoscere i propri limiti".

L’iniziativa per dotare i locali di tremila rilevatori e di test usa e getta "Non è vero che non si può più bere, bisogna conoscere i propri limiti".

L’iniziativa per dotare i locali di tremila rilevatori e di test usa e getta "Non è vero che non si può più bere, bisogna conoscere i propri limiti".

di Rossella ConteFIRENZE

Tremila etilometri professionali da mettere a disposizione degli esercizi pubblici della provincia di Firenze in modo da permettere ai clienti dei locali di verificare il proprio tasso alcolemico prima di mettersi alla guida. E’ l’obiettivo a cui sta lavorando Confcommercio Firenze che si sta muovendo per stringere una serie di accordi e convenzioni per fare in modo che ristoranti e pizzerie si dotino dei dispositivi che consentano alle persone di verificare le proprie condizioni a fine cena. A oggi, invece, l’obbligo scatta solo per i locali aperti anche dopo le 24. "Come Fipe Confcommercio abbiamo avuto un incontro a Roma, perché questo è un problema che riguarda tutta Italia e non solo Firenze, e come Fipe Confcommercio Firenze ci stiamo muovendo affinché la nostra città diventi simbolo di un modello virtuoso", sottolinea il presidente Aldo Cursano.

L’obiettivo dell’associazione di categoria è quello di creare consapevolezza. "Perché non tutti rispondiamo allo stesso modo al consumo di bevande alcoliche. Dipende dall’età, dal fisico, da quello che si mangia. Ecco perché come Confcommercio stiamo lavorando per fare in modo che ristoranti e pizzerie possano dotarsi di un etilometro che possa permettere ai clienti di capire quale è il proprio rapporto con l’alcol", le parole del direttore generale Franco Marinoni. Accanto al fronte etilometro professionale, Confcommercio si sta muovendo anche per permettere ai pubblici esercizi di vendere al costo delle aziende produttrici gli alcol test usa e getta. "Serve una giusta e corretta informazione – aggiunge Cursano -. Non è vero che a cena non si possa più sorseggiare un bicchiere di vino. Bisogna solo conoscere i propri limiti. Lo sballo non corre nei nostri ristoranti e nelle nostre pizzerie dove i calici sono accompagnati dal cibo ma nei minimarket, in quegli spazi fuori legge che svendono alcol".

Un problema che non riguarda solo ristoranti e pizzerie che si stanno attrezzando, per esempio, con le wine bag per permettere di terminare a casa il consumo di una bottiglia ma soprattutto i locali serali. Silb Firenze, il sindacato dei locali da ballo, stima un calo di affluenza nelle proprie attività del 25%. "Dal giorno dopo l’entrata in vigore del codice della strada abbiamo notato una drastica diminuzione della clientela – sottolinea Riccardo Tarantoli, presidente Silb Firenze -, si è creata una sorta di psicosi". Non solo sono diminuiti gli avventori ma anche coloro che non rinunciano alla serata non consumano o consumano di meno. Ecco perché Silb Firenze si sta facendo promotore di una campagna di comunicazione "Chi guida non beve". "Nei nostri locali abbiamo già cominciato – prosegue Tarantoli – ma è necessario che la campagna sia sostenuta anche dal Governo affinché diventi un modello culturale". Intanto sono aumentati i controlli da parte della polizia municipale. Nell’ultima settimana solo a Firenze undici le patenti ritirate alla luce delle nuove norme del Codice della Strada. Tre, invece, quelle ritirate ad altrettanti conducenti fiorentini sorpresi alla guida mentre usavano il cellulare subito dopo l’entrata in vigore delle nuove disposizioni.