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"Ci vuole responsabilità e buonsenso da parte di tutti. Domani saremo a pregare nella moschea, come tutti i venerdì. E qui il venerdì ci sono migliaia di fedeli che pregano". L’imam Izzedin Elzir (nella foto) ribadisce che "abbiamo sempre detto che avremmo lasciato i locali appena trovata un’alternativa, la stiamo cercando e tutti sanno che non è facile". L’ultima frontiera delle polemiche riguarda i fondi ricevuti dal Qatar e l’imam respinge ogni insinuazione.
"Non abbiamo preso mazzette, tutti i fondi ricevuti dal Qatar sono tracciati e trasparenti e sono arrivati tramite banche – dice – quasi 30 milioni di euro serviti a finanziare una cinquantina di progetti, per migliorare i luoghi di culto e renderli degni della nostra comunità islamica. E se a qualcuno non piace mi dispiace per lui", spiega Elzir, che respinge anche la tesi di chi ritiene l’ideologia dei Fratelli Musulmani incompatibile con le leggi occidentali. "Sono stato per due mandati presidente dell’Ucoii e sfido tutti a citare un’interpretazione contraria alla legge italiana". All’autonomia, del resto, la comunità ha già dimostrato di tenere quando ha respinto la proposta di finanziamenti per la moschea perché il Paese arabo dal quale arrivava voleva imporre un proprio imam. "Siamo autonomi - conclude - Anzi, ben vengano altri donatori".