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Una storia d’amore, due ‘casi umani’ – direbbero scherzosamente oggi - e lo studio di uno psicoterapeuta a fare da...
Una storia d’amore, due ‘casi umani’ – direbbero scherzosamente oggi - e lo studio di uno psicoterapeuta a fare da sfondo. È il contesto nel quale prende corpo ’Limone e caffè’, commedia romantica, liberamente tratta da ’Ancora un attimo’ di Massimiliano Bruno con la regia di Simone Tonelli della Compagnia degli Evasi, che andrà in scena il 22 febbraio alle 21 a Firenze nel Teatro Nuovo Sentiero. Commedia che procede a "ritmo forsennato" come ha spiegato anche il regista. "Avevo in mano il copione originale concessomi dall’amico Massimiliano Bruno e nella mente il film tratto da questo copione ovvero ’Ti ricordi di me?’ con Ambra Angiolini ed Edoardo Leo. Ho voluto dare, quindi, un taglio cinematografico a questa commedia teatrale con un ritmo veloce alle scene e soprattutto ai ’cambi di scena’ a vista. Ce ne sono ben 64". Ed è proprio questo slalom a dare forma alla storia dei protagonisti, Roberto (lo stesso Tonelli) e Beatrice (Elena Mele), lui cleptomane, lei narcolettica con frequenti e gravi amnesie che la colgono nei momenti di maggiore stress. Saranno proprio queste amnesie a rendere il tutto molto divertente, facendo un po’ da ostacolo e un po’ da motore a tutta la storia. "Ho tentato di riproporre l’idea di quei bei film anni ‘60 con una fotografia luminosa che non ti stanchi mai di rivedere ogni volta che li passano in tv, ma ho anche provato una cosa che io non ho mai visto in scena". Se scoccherà la scintilla o meno tra i due protagonisti, collocati su due pianeti completamente opposti come il limone e il caffè, lo si saprà solo alla fine.
Ludovica Criscitiello