I ricordi della vita si intrecciano nella mente delle persone e creano la nostra identità. La voglia di rammentare e di raccontare è stata considerata un impegno sociale per molte persone che attraverso le proprie memorie hanno lasciato agli altri parti di se stessi. Ci sono tanti tipi di ricordi: al ritorno da un viaggio si può conservare una traccia materiale di quello che abbiamo fatto o compiuto, il ricordo è anche un oggetto, un segno che trasferisce valori di affetto, di amicizia e di amore. Sono riproduzioni di momenti legati alle esperienze emotive del tempo passato vissuto con qualcuno che hai amato e che amerai sempre. Di quei tempi non si rivivono i giorni, ma gli attimi felici.
Ricordare è un bisogno umano che permette di affermare di essere stato, che la vita non è passata invano. Vita, memoria e ricordi sono elementi sovrapposti e ognuno di questi non può vivere ed esistere senza l’altro. Ogni uomo ha dei ricordi che racconterebbe solo agli amici, altri che rivelerebbe solo a se stesso e in segreto, altri ancora che ha paura di rammentare come delusioni, fatiche e situazioni capaci di far soffrire. Ci sono memorie talvolta insopportabili che possono però aprire la strada ad un nuovo modo di vivere. Il passare del tempo può attenuare, modificare o cancellare circostanze perverse. Ci sono vicende che invece non si riescono a dimenticare così che ogni dettaglio rimane impresso nella nostra mente.
Ma se è difficile dimenticare è anche vero che una memoria senza un filtro non è salutare per la esistenza e diventa un ostacolo perché impedisce la possibilità di reinventarsi. La mente talvolta riesce ad eliminare cattivi pensieri per lasciare il posto a quelli dolci e romantici e solo grazie a questo meccanismo siamo in grado di superare il passato. Il ricordo si connette al cuore, ad affetti e passioni ed è dunque la capacità del nostro spirito di unire sentimenti ed emozioni che non potremo vivere di nuovo.