REDAZIONE FIRENZE

L’incubo dei furti in casa. In trasferta a caccia di oro. Condannata la banda

Cambiavano targa e colore alle auto dopo ogni colpo: avevano un covo a Prato

L’arresto risale all’ottobre del 2023

L’arresto risale all’ottobre del 2023

Auto di grossa cilindrata, con targa diversa e colore cambiato dopo ogni colpo. Un "covo" a metà strada, cioè Prato. E un raggio di azione che toccava le province di Firenze, Lucca, Pistoia e Siena. Si era organizzata così la banda di nove trasfertisti – difesi dagli avvocati Ciro Baiano, Giuseppe Biondi e Emilio Macari –, tutti provenienti dalla Campania, per mettere a segno una serie di furti in abitazioni, tra agosto e ottobre 2023. A distanza di un anno il tribunale di Firenze ha condannato otto di loro, alcuni cittadini italiani altri serbi, ma tutti di etnia rom, a pene tra i 5 anni e 2 mesi e 5 anni e 4 mesi, accusati a vario titolo di furto aggravato (anche tentato), ricettazione, possesso di lampeggiante e paletta in uso ai corpi di polizia contraffatti, detenzione di oggetti di scasso. Il nono, presunto "palo", è stato invece condannato con rito abbreviato a 2 anni di carcere e 400 euro di multa. Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, coordinate dalla pm Christine Von Borries, il gruppo faceva base in una roulotte a Prato e da lì poi si spostava. Di notte rubavano a Firenze, Sesto e Scandicci le targhe da montare sulle proprie vetture, in modo da non poter essere individuati. Di giorno, dopo aver studiato le abitudini delle vittime, mettevano a segno i colpi, anche due nello stesso giorno. Il 22 ottobre 2023, per esempio, in un’abitazione a Bagno a Ripoli, dopo aver forzato la porta d’ingresso, portarono via gioielli e denaro per un valore di quasi 70 mila euro. Poco dopo, da un’abitazione di Fiesole rubarono due borsoni griffati e un tappeto ikea. Il giorno successivo, a Pistoia, un cane mise in fuga i ladri da una villa, ma fu bastonato dai malviventi, riportando gravi ferite. E infine il 24 ottobre ’visitarono’ in poche ore tre appartamenti, a Capannori, Altopascio e Poggibonsi.

Per entrare nelle case, gli otto non andavano per il sottile e usavano martelli, asce, cacciavite, flessibili e piedi di porco, facendo poi razzia di contanti e gioielli in una manciata di minuti. L’arresto risale all’ottobre di un anno fa. Nell’occasione fu perquisita il quartier generale pratese, dove saltarono fuori 2.400 euro in banconote di vario taglio, diverse borse da viaggio di marca (Gucci, Fendi e Louis Vuitton), vari orologi e preziosi in oro tra cui alcune fedi nuziali. Furono sequestrati anche una paletta come quelle in dotazione alle forze di polizia: probabilmente usate con tutta probabilità per guadagnare la fuga in caso di emergenza o per ingannare potenziali vittime.

P.m.