È il nodo più difficile da sciogliere, per la ferrovia Faentina, nel tratto tra Toscana ed Emilia Romagna: la messa in sicurezza di tutti i fronti di frana che ancora minacciano la linea. Frane causate dalle piogge fortissime del maggio 2023, quando tanti paesi e città della Romagna finirono sott’acqua. E il territorio, compreso quello confinante dell’Alto Mugello, fu ferito da migliaia di frane e smottamenti. Ora da Roma arriva una notizia importante, per la Faentina.
L’ha comunicata l’amministratore delegato di Rfi – Rete Ferroviaria Italiana, Gianpiero Strisciuglio, in audizione alla Commissione Ambiente del Senato: "Sulla Faenza-Firenze abbiamo in corso di stipula la convenzione con la struttura commissariale per la realizzazione degli interventi che vedranno Rfi come soggetto attuatore, l’importo stimato attualmente è di 35 milioni di euro".
Gli interventi citati da Strisciuglio sono quelli sulle frane, autorizzati e finanziati dal Commissario straordinario per la ricostruzione Generale Figliuolo. Non era né scontato né facile, perché quelle frane, quasi duecento, hanno colpito non direttamente la linea ferroviaria, ma le aree circostanti, spesso di proprietà privata, nella sona di San Cassiano a Brisighella. E sono stati necessari provvedimenti ad hoc per consentire gli interventi con fondi pubblici. Altrettanto importante è stata la disponibilità di RFI a farsi carico della concreta realizzazione degli interventi.
Un soggetto attuatore unico sicuramente semplifica e accelera le cose. Quel che più preme a Marradi è che gli interventi si facciano, e si facciano il più presto possibile. Il sindaco Tommaso Triberti l’ha più volte ribadito: "Le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Rfi sono finalmente una buona notizia, da tempo aspettavamo l’ufficialità degli impegni. Ora è fondamentale fare presto, visto che è già passato un anno e mezzo dall’alluvione".
Intanto, ha spiegato l’ad di Rete Ferroviaria in Senato, "con specifica ordinanza commissariale sono stati disposti fondi per 14 milioni di euro" e "il completamento delle progettazioni di messa in sicurezza è previsto entro l’aprile del prossimo anno".
Per Marradi è vitale che questa situazione sia presto sanata. Di recente, dopo il maltempo di settembre, la linea è stata chiusa completamente per due settimane, ed è ora riaperta. Ma continua ad essere una linea che apre e chiude.
Ogni volta infatti che scatta l’allerta meteo in Emilia Romagna, o il sistema di controllo frane, il Sasf, dà l’allarme, i treni si fermano, e tornano in pista gli autobus sostitutivi.
Paolo Guidotti