Ormai l’eccezione è la giornata in cui i treni partono e arrivano regolarmente, senza ritardi e cancellazioni, che sembrano diventati invece la normalità nel servizio ferroviario sulla linea Faentina, che unisce il Mugello a Firenze. Ieri altri casi hanno accresciuto lo sconcerto e la rabbia dei pendolari mugellani. Sono stati infatti almeno quattro i treni soppressi sulla tratta. In un vero e proprio caos di orari. Il treno 18883 è partito alle 7.02 da Firenze in direzione Borgo San Lorenzo, ma è stato fatto fermare a Vaglia.
Il 18988 che doveva partire da Borgo alle 8.01 per Firenze Campo di Marte, invece è stato fatto partire da Vaglia, lasciando cosìa piedi tutti i passeggeri che attendevano quel treno a Borgo San Lorenzo e a San Piero a Sieve. Ancora, il 18890 delle 8.32 da Borgo San Lorenzo a Firenze è stato cancellato.
E sulla pagina Facebook "Mugello, attaccati al treno", pagina di riferimento dei pendolari mugellani ,anche il 18892 delle 8.32 da Borgo San Lorenzo a Firenze è stato cancellato. Trenitalia ha motivato quanto accaduto con una serie di guasti ad alcuni passaggi a livello nella tratta compresa tra Brisighella e Faenza, avvenuti intorno alle 7.00. Da qui ritardi a catena, con conseguenti soppressioni al fine di permettere ai convogli successivi di rispettare gli orari programmati. Nuova benzina sul fuoco sul tema Faentina, non certo il miglior modo per preparare il consiglio comunale aperto, che si terrà il prossimo 14 novembre a Borgo San Lorenzo, convocato proprio discutere dei problemi dei servizi ferroviari in Mugello. Sarà presente l’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli – mentre pare abbiano declinato l’invito i rappresentanti di Trenitalia e Rfi -, e l’assessore dovrà affrontare non poche critiche e contestazioni.
Amministratori e cittadini attendono risposte e atti concreti, perché da anni le condizioni del servizio si dimostrano insufficienti e le promesse sui miglioramenti del materiale ferroviario e delle corse sono disattese. Peraltro la ferrovia è stata chiusa nel mese di agosto, per consentire importanti lavori di miglioramento strutturale. Peccato però che alla riapertura si siano ripetuti più volte ritardi e cancellazioni. "Ci sentiamo presi in giro – scrive un pendolare di Borgo sui social -. Dovremmo smettere di pagare l’abbonamento. Paghiamo un servizio che poi non sono in grado di assicurare in modo regolare. E’ davvero una vergogna".
Paolo Guidotti