L’inferno nel carcere di Sollicciano. Perde la figlia e resta ancora dentro. Un altro ostacolo per Boschra

Si allontana l’ipotesi dell’ospitalità in una cooperativa, perché la donna non sta scontando una pena definitiva. L’ordine degli Avvocati convoca i vertici della magistratura per denunciare le condizioni del penitenziario. .

L’inferno nel carcere di Sollicciano. Perde la figlia e resta ancora dentro. Un altro ostacolo per Boschra

L’inferno nel carcere di Sollicciano. Perde la figlia e resta ancora dentro. Un altro ostacolo per Boschra

FIRENZE

Non vede ancora la fine del tunnel Boschra Mejri, la detenuta marocchina che ha scoperto di essere incinta dopo il suo ingresso a Sollicciano e durante la sua permanenza in carcere ha perso la figlia che portava in grembo. Il suo legale, Samuele Zucchini, non ha ancora la disponibilità di una sistemazione promessa da una cooperativa sociale, condizione necessaria per presentare una nuova istanza al giudice. Gli assistenti sociali che seguono il caso non hanno ancora fatto visita alla detenuta. Ed il fatto che la donna si trovi in custodia cautelare, e non in regime di detenzione definitiva, complica la già non facile operazione. Tuttavia, potrebbe esserci una parrocchia con una sistemazione più adatta alla situazione. Ma anche questa strada non è in discesa.

Finora, quello di Boschra è stato un percorso tortuoso, che ha visto l’alternanza di più legali senza tuttavia che si giungesse a una soluzione per la 27enne. Il calvario di Boschra è iniziato nel novembre dell’anno scorso. La nordafricana è stata arrestata con una valigia piena di droga e, pochi giorni dopo il suo arrivo nel penitenziario fiorentino, ha scoperto di essere in stato interessante. Da quel momento è iniziata la spasmodica ricerca di una sistemazione alternativa al carcere, ma finora ogni tentativo è stato un fallimento.

Ogni domicilio che i legali sono riusciti a trovare e che sono stati posti all’attenzione dei giudici, non sono stati ritenuti idonei. A marzo, le complicazioni hanno imposto lo stop della gravidanza. Ma Boschra, da allora, non è mai uscita. L’ultimo tentativo è fallito alcune settimane fa, quando il gip, Fabio Gugliotta, ha respinto l’istanza con cui Boschra faceva richiesta di essere posta in misura cautelare in un’abitazione in una frazione di Dicomano. Alloggio che il giudice ha ritenuto troppo piccolo per due persone, soprattutto perché l’altro domiciliato è una persona con pregiudizi simili a quelli della donna. Ennesima dimostrazione della difficoltà di coniugare esigenze “umanitarie“ a quelle di giustizia.

In questi mesi, poi, è precipata anche la situazione del carcere. Alcune settimane, il suicidio di un detenuto 20enne che ha fatto molto rumore. Giovedì, al palagiustizia di Novoli, iniziativa del consiglio dell’Ordine degli Avvocati per " far sentire la propria voce per dire un chiaro e netto ’Ora basta!’".

"Dopo aver partecipato alla “maratona oratoria” organizzata dall’Unione delle Camere penali italiane - spiegano -, il Consiglio dell’Ordine ha chiamato le Dirigenze degli Uffici giudiziari a condividere un’iniziativa rivolta all’opinione pubblica per sottolineare che le Istituzioni di Avvocatura e Magistratura, congiuntamente, invocano interventi effettivi e sostanziali che pongano fine a questa barbarie". All’appuntamento, dalle ore 10 alle ore 12, all’Auditorium Zoli, "tutti i soggetti della Giurisdizione incontreranno gli organi di informazione per dire al Governo ed al Parlamento, che lo sfacelo del nostro sistema carcerario non è più tollerabile e che le misure recentemente adottate (ultimo in ordine di tempo il Decreto Legge 92 del 4 luglio) sono assolutamente insufficienti e non coerenti con i principi costituzionali sulla funzione rieducativa della pena". Parteciperanno Sergio Paparo, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Firenze, Alessandro Nencini, Presidente della Corte d’Appello, Ettore Squillace Greco, procuratore generale presso la Corte d’Appello, Marilena Rizzo, presidente del Tribunale, Filippo Spiezia procuratore della Repubblica, Marcello Bortolato, presidente del Tribunale di Sorveglianza, Silvia Chiarantini, presidente del Tribunale per i minori, Roberta Pieri, procuratore della Repubblica del Tribunale per i minori.

ste.bro.