REDAZIONE FIRENZE

L’inflazione sotto l’albero di Natale. Doni sì, ma low cost: 195 euro a testa

L’indagine Confcommercio: consumi frenati, ma la voglia di regali non si ferma:li faranno tre su quattro . A pesare è soprattutto l’aumento di prezzi e servizi, soltanto il 15 per cento manterrà lo standard del 2022.

Il Natale dei fiorentini sarà ricco di regali e voglia di festeggiare, ma all’insegna del risparmio. Lo rivela l’indagine commissionata da Confcommercio Toscana a Format Research secondo la quale otto fiorentini su dieci vivranno le festività natalizie in modo parsimonioso, limitando un po’ gli acquisti rispetto al 2022. A frenarli sarà soprattutto il combinato di inflazione e aumento dei costi di prodotti e servizi, mutui e utenze. Intendiamoci, non va tutto male. Anzi, la spesa sarà maggiore rispetto al 2022 quando fu di 157 euro, ma compreranno meno per via dell’inflazione.

Nel dettaglio, l’84,6% ritiene che ciò sarà dovuto all’aumento dei costi della spesa alimentare mentre al secondo posto rimane la preoccupazione per l’aumento dei costi delle bollette, 80,1%. Il 15,8% degli intervistati, invece, prevede di mantenere lo stesso standard di spesa del Natale 2023, mentre solo il 4% ha intenzione di aumentarlo. A salvarsi, in ogni caso, sarà la voglia di fare regali: li faranno certamente tre toscani su quattro (74,5%, + 3 punti percentuali rispetto al 2022), puntando soprattutto su specialità enogastronomiche, poi prodotti per la cura della persona, capi di abbigliamento, libri e giocattoli. La voglia di donarsi e donare agli altri non si ferma anche se, a restringersi, sarà il budget a disposizione.

Nell’elenco dei doni più gettonati, compaiono in sesta posizione anche carte regalo e buoni digitali, che tolgono dall’imbarazzo della scelta e sono modulabili per tutte le tasche. Seguono nella top ten i trattamenti di bellezza (come massaggi estetici e sedute in SPA), vini e liquori, giochi elettronici e prodotti per animali.

"Il Natale resta un punto fermo nelle nostre tradizioni e, nonostante le preoccupazioni e le difficoltà oggettive legate alla congiuntura, le famiglie toscane non intendono rinunciare a fare festa come si deve" sottolinea il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni. Il budget medio di spesa per i regali sarà di circa 195 euro a persona per un totale che dovrebbe superare i 500 milioni di euro in Toscana.

Tra i canali di acquisto la distribuzione organizzata resta quello principale (69,2%). Seguono l’e-commerce (69%) e i negozi di vicinato, che guadagnano diversi punti percentuali passando dal 42,2% del 2021 al 47,2% di quest’anno, segno di una rinnovata fiducia dei consumatori per la rete distributiva tradizionale. Ci sono poi gli outlet e i punti vendita del commercio equo-solidale.

Per quanto riguarda le modalità di pagamento degli acquisti, quasi la totalità degli intervistati (il 95,4%) ha pianificato di pagarli immediatamente, e non a rate, ricorrendo nell’81,5% dei casi a strumenti digitali (carte di credito o di debito, bonifici istantanei, App su smartphone) anziché ai contanti.

In merito alla tempistica degli acquisti, l’indagine di Format Research per Confcommercio Toscana rivela che quattro consumatori su dieci si recheranno ad acquistare i regali di Natale nella prima metà di dicembre (41,5%). Il 41,1% ha dichiarato di voler effettuare acquisti entro fine novembre. Solo il 17,4% attenderà la coda della fine dell’anno.

Rossella Conte