REDAZIONE FIRENZE

L’intervento dei colleghi-eroi . Oliver si avventa sull’aggressore. Prima arrestato, poi rilasciato

Nello store del centro della capitale dove lavorava la 21enne fiorentina, in due intervengono in sua difesa. Un corpo a corpo per neutralizzare l’ex fidanzato: "Sono dei santi, senza di loro non sarebbe viva".

La polizia fuori da centro commerciale di Oslo dove è avvenuta l’aggressione (foto di Terje Bendiksby/NTB/TT)

La polizia fuori da centro commerciale di Oslo dove è avvenuta l’aggressione (foto di Terje Bendiksby/NTB/TT)

A strappare Martina Voce da una morte certa visto il raptus dell’ex fidanzato, ci hanno pensato i suoi due angeli custodi. Colleghi di lavoro di ’Smak av Italia’, un negozio italiano, nel centro commerciale Vulkan a Grünerlkka, quartiere centrale della capitale Oslo. Il norvegese Oliver, più di tutti, a quanto pare. Il 24enne incensurato di origini indiane, venerdì intorno alle 12 ha varcato la soglia dello store puntando dritta la ex fiorentina di 21 anni. Da qui, l’efferata aggressione con arma da taglio. Poi, il controfendente inferto da Oliver nel tentativo di salvare la collega e al contempo neutralizzare l’aggressore. Un tentativo riuscito, perché il 20enne è ridotto in coma farmacologico, arrestato per tentato omicidio.

La polizia norvegese nelle ore successive al fatto, corrobora la ricostruzione dei fatti con un comunicato stampa con cui dà notizia prima dell’arresto e poi del successivo rilascio del collega, "avendo agito in una situazione d’emergenza". "Siamo tutti sconvolti - ha dichiarato l’amministratore delegato della catena di negozi Smak av Italia Comelli -. Dobbiamo ringraziare i nostri dipendenti. Senza di loro, forse Martina non sarebbe più in vita". Quella stessa vita che da expat Martina aveva rivoluzionato da un paio d’anni con la scelta di trasferirsi a Nord, nella glaciale Norvegia. Studiando e lavorando allo stesso tempo per potersi mantenere: china sui libri per uno stage post laurea, e nel tempo libero impiegata come store manager di ’Smak av Italia’. A Oslo Martina avrebbe dovuto solo conoscere l’amore di un informatico presso uno studio legale di origini indiane poco più che ventenne. Che però, evidentemente, non ha accettato la fine della relazione a settembre per volere di Martina. Prima con chiamate e messaggi non stop. Poi con coltellate all’impazzata di 72 ore fa.

Francesco Ingardia