
L’intramontabile Rino Gaetano: "Evviva la vita" sul palco del Viper
"Gianna, Gianna aveva un coccodrillo e un dottore. Gianna non perdeva neanche un minuto per fare l’amore. Ma la notte, la festa è finita, evviva la vita". Si chiama Evviva la vita, proprio come Rino Gaetano cantava in "Gianna" (la canzone che arrivò terza al Festival di Sanremo del 1978 e conquistò il primo posto in hit parade) il concerto che la Rino Gaetano Band terrà sabato 27 gennaio alle 21.30 al Viper Theatre di Firenze. Il gruppo fondato nel 1999 da Anna, la sorella maggiore dell’indimenticabile cantautore, nato a Crotone nel 1950 e scomparso prematuramente nel1981 a causa di un incidente stradale a Roma, sulla via Nomentana, presenterà i più grandi successi e le perle nascoste di un artista che è sempre stato fuori dagli schemi, ancora oggi attuale e più seguito che mai. Non a caso, la band ha arrangiato in modo fedele ai suoni originali del tempo molte delle canzoni di un personaggio ormai entrato nel mito.
Il gruppo, guidato dal nipote di Rino, Alessandro Gaetano, è un’unica grande famiglia che s’impegna per restituire un po’ del Rino che avremmo sempre desiderato vedere ancora oggi su un palco. Fari puntati su un fantastico antidivo che in tanti hanno amato quando, negli anni ‘70, la sua stella controcorrente cominciò a brillare, a irrorare di luce ironica e acuminata, sul grigio panorama canzonettistico italiano. Il gruppo riproporrà i brani ormai di culto del cantautore: da "Nuntereggae più" a "Berta filava", da "Ma il cielo è sempre più blu" a "Gianna", passando da "sfiorivano le viole" a "Aida", a "Ahi Maria" e molte altre brillanti canzoni in cui l’ironia si sposa al ritmo per proporre una visione disincantata e parossistica del vivere quotidiano. Un’occasione da non perdere per i sempre più numerosi fan di Gaetano, che continuano ad aumentare incredibilmente di anno in anno, coinvolgendo più generazioni sotto i cieli (sempre più blu) di Rino, nel segno di quei prodromi di teatro – canzone, che l’artista proponeva al Folkstudio. Un genere che brilla di intensità e modernità grazie al pop evoluto e controcorrente di uno storyteller fuori dagli schemi. Sabato sarà sicuramente festa grande, una notte tutta da ballare sui ritmi schietti e graffianti creati da questa formazione che recupera e continua a far conoscere alle nuove generazioni un repertorio che, nel suo essere controcorrente, oggi risulta più attuale che mai.