L’invasione dei capolinea: "Così il pubblico ritarda. Ci vogliono più scambiatori"

D a piazzale Montelungo a via della Scala: i bestioni turistici occupano gli spazi dei mezzi di Autolinee. L’autista svela i trucchi che usano .

L’invasione dei capolinea: "Così il pubblico ritarda. Ci vogliono più scambiatori"

D a piazzale Montelungo a via della Scala: i bestioni turistici occupano gli spazi dei mezzi di Autolinee. L’autista svela i trucchi che usano .

I numeri parlano. E dicono che le autorizzazioni rilasciate ai bus turistici entrati in città nel 2023, sono state circa 23mila. I percorsi dei bus del tpl gestiti da Autolinee Toscane per tutta la città sono invece circa 130. Basta questo a dare l’idea della proporzione fra i torpedoni che trasportano visitatori e quelli che a bordo invece hanno i fiorentini. E a rimetterci, forse, in termini di puntualità è proprio il servizio pubblico. Il motivo? La sosta sempre più fuori regola dei bestioni turistici. Lo sa bene Gianluca Mannucci, responsabile territoriale Fit Cisl e autista di At.

Mannucci, quanto la sosta selvaggia dei bus turistici influisce sulla vita di un’autista del trasporto pubblico?

"Abbastanza. Ci sono casi in cui viene proprio alterata a causa di parcheggi sul capolinea dei nostri mezzi".

Ci sono casi da manuale più frequenti?

"Certo, soprattutto in centro".

Quali sono?

"Spesso troviamo bus turistici in piazza Santa Maria Maggiore, dove abbiamo il capolinea del 14 e del C4: in questo modo viene alterata la regolarità della linea. Ma anche in via Panzani e via Santa Caterina da Siena dove si trova la vecchia stazione della Sita".

Qui che noia danno?

"Creano una strettoia che intralcia non solo i nostri mezzi, ma anche le altre auto. Un altro esempio di sosta fuori regola avviene in via degli Orti Oricellari sul capolinea del 36 e del 37 dove si fermano a scaricare i visitatori. Ci sono anche immagini di autobus in sosta sulla corsia delle ambulanze di viale Morgagni mentre fanno scendere turisti diretti al vicino albergo".

La lista si allunga.

"Sì e non finisce. Fra le zone prese di mira c’è anche piazzale Montelungo dove spesso vengono invasi gli spazi di capolinea delle linee 31, 32 e alla fermata del 20".

Qual è il giorno peggiore della settimana?

"Il martedì. Il lunedì ci sono molti negozi chiusi e diminuisce anche il volume dei mezzi dei fornitori, mentre il martedì le attività sono tutte aperte. Un giorno caldo è anche il giovedì, mentre il venerdì vede molti lavoratori in smart working e il flusso sulle strade diminuisce".

La situazione è peggiorata rispetto all’anno scorso?

"Si è peggiorata. Anche a causa dell’aumento delle comitive, nonostante la loro crescita sia impossibile da valutare. Ma non sarebbe un problema se venissero rispettate le regole di salita e discesa dei passeggeri".

A proposito di passeggeri. A bordo gli utenti dei mezzi pubblici si rendono conto delle difficoltà che può avere un’autista in questa situazione?

"Non sempre, soprattutto di fronte al mancato rispetto degli orari, le persone contano sul servizio pubblico: quando ci sono ’perturbazioni’ legate a cantieri o traffico notiamo molto nervosismo".

Come sbrogliare la matassa?

"In centro i mezzi pubblici ormai sono rimasti in poche strade e lì devono essere in grado di operare. Servirebbero forse più zone dedicate alla sosta dei pullman turistici".

Cioè?

"Un modello che funziona è quello di villa Costanza. Servirebbero più punti analoghi, non necessariamente collegati con la tramvia, ma anche con altri mezzi, magari ad alta frequenza, l’accesso selvaggio al centro sarebbe limitato a monte".

cla.cap