STEFANO BROGIONI
Cronaca

L’istanza di revisione per Vanni: "Larve, nuovi testimoni ma non solo. Su Scopeti serve una superperizia"

Mazzeo, l’avvocato che tenta l’annullamento della condanna al compagno di merende: "Il postino ha un alibi"

Mazzeo, l’avvocato che tenta l’annullamento della condanna al compagno di merende: "Il postino ha un alibi"

Mazzeo, l’avvocato che tenta l’annullamento della condanna al compagno di merende: "Il postino ha un alibi"

di Stefano Brogioni

FIRENZE

Mostro, l’istanza di revisione della condanna all’ergastolo del “compagno di merende“ Mario Vanni, basata su uno studio delle larve che anticipa di due giorni l’ultimo duplice omicidio del 1985 , è stata integrata da un nuovo atto: una memoria con tre testimoni e due verbali del 1984 riguardo all’orario del delitto di Vicchio, collocato alle 21.40, orario in contrasto con le affermazioni di Lotti, che dichiarò che il gruppo di “mostri“ si mosse da San Casciano, distante 71 km, tra le 22 e le 22.30. "Si può dire che è lo stesso Lotti, chiamandosi in correità, a fornire l’alibi a Vanni", afferma, scherzando ma non troppo, l’avvocato Antonio Mazzeo. Il legale di Montecatini è l’anima di questa scalata giudiziaria che il 9 maggio approda alla corte d’appello di Genova. Dopo aver difeso “Torsolo“ nel processo che si concluse con la condanna del postino di San Casciano, oggi, assieme al collega Valter Biscotti, tenta, per conto del nipote Paolo, un’impresa difficilissima. Ma non impossibile. La richiesta di revisione ha infatti passato il primo vaglio sulla fondatezza dei motivi. "L’eccezione è che siamo stati convocati anche noi e questo è positivo", spiega ancora Mazzeo.

Che succederà in aula?

"Si tratta di capire come si comporterà la procura generale di Genova. Al processo d’appello dei compagni di merende, il sostituto procuratore generale Daniele Propato, si accorse, su mia indicazione, che la macchina rossa ’scodata’ con cui Lotti avrebbe dovuto raggiungere la piazzola di Scopeti la notte dell’ultimo delitto, non marciava più. Lotti aveva un’auto blu a tre volumi, per questo il procuratore fece una requisitoria in cui chiedeva l’assoluzione degli imputati e l’invio degli atti alla procura nei confronti di Lotti per calunnia".

Le vostre mosse?

"Chiederemo che venga nominato dalla corte un perito che si esprima sulla consulenza entomologica. Si tratta di una scienza che prima non c’era, che oggi ha fatto passi da gigante".

Anche il suo collega Nino Filastò tentò la revisione, ma ottenne un rigetto.

"Quella richiesta, nel 2003, venne ritenuta palesemente inammissibile e non fissarono neanche l’udienza. Conteneva delle considerazioni del professor Introna (titolare della cattedra di medicina legale a Bari, ndr) ma furono ritenute solo una diversa valutazione di elementi già considerati".

Ricapitolando: nell’istanza c’è la consulenza sulla retrodatazione, tre testimoni che indicano un orario diverso per Vicchio. E poi?

"Ci sono almeno altre due evidenze grosse che riguardano Scopeti, dati oggettivi, scientifici, completamente ignorati dai medici legali che riguardano il discorso del cadavere della donna tirato fuori dalla tenda o meno per compiere le escissioni. Lotti dice che sono avvenute dentro la tenda ma è impossibile. Altro, per ora, non glielo posso dire".