ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Liste d’attesa. "Un anno e mezzo per la cataratta o subito a pagamento"

Ottantacinquenne prenota la visita oculistica al Cup Asl, inviata al presidio Torrigiani scopre di doversi operare. "Il medico mi ha detto che sarei potuta andare da lui tra due settimane a Pisa per 1.350 euro" .

Una visita oculistica (foto di repertorio)

Firenze, 11 marzo 2023 – Tempi d’attesa troppo lunghi per la cataratta nei presidi fiorentini dell’Asl. Chi prenota oggi nelle strutture pubbliche della provincia di Firenze potrà fare l’intervento fra un anno. E tutto questo nonostante l’attività sia stata incrementata e che a Figline Valdarno la crescita rispetto allo scorso anno abbia raggiunto la doppia cifra.

Il personale medico scarseggia. E per quanto riguarda gli oculisti c’è un ulteriore problema che non consente all’azienda sanitaria di far lievitare ancora i numeri degli interventi: il 70% dei professionisti ha infatti optato per l’attività liberoprofessionale extramoenia, cioè terminato il turno di lavoro istituzionale visita e opera in strutture private esterne all’ospedale. Chi ha scelto l’extramoenia non può effettuare l’attività aggiuntiva – cioè ore in più pagate come un super straordinario – di conseguenza non c’è abbastanza personale per riuscire a offrire volumi di interventi superiori a quelli attuali.

Nei giorni scorsi è stato segnalato uno spiacevole episodio, proprio per quanto riguarda l’oculistica. Una donna di 85 anni, che aveva prenotato la visita specialistica tramite Cup, arrivata all’appuntamento al presidio Anna Torrigiani ha scoperto di dover fare l’intervento all’occhio destro e contestualmente il professionista le ha spiegato che avrebbe dovuto aspettare almeno un anno e mezzo. Se avesse voluto far prima, spendendo 1.350 euro, avrebbe potuto operarla lui a Pisa dopo due settimane. Le ha dato anche il numero di telefono per prenotare. Sconsolata è tornata a casa pensando al da farsi. Quando un’amica, che l’intervento lo aveva già fatto, le ha suggerito di prendere un appuntamento in intramoenia (l’attività liberoprofessionale privata svolta all’interno delle strutture sanitarie pubbliche) e che in quel modo, l’attesa sarebbe stata più breve. Almeno così era stato per lei a Figline Valdarno.

Abbiamo ricevuto queste segnalazioni che abbiamo inoltrato all’azienda sanitaria dove hanno confermato che effettivamente i tempi d’attesa sono di un anno. Ma non di un anno e mezzo come detto all’anziana signora dall’oculista. Spiegando che i professionisti che svolgono la loro attività al presidio Anna Torrigiani, il centro della Croce Rossa, non sono dipendenti Asl. Ma che, proprio per abbattere i tempi d’attesa, l’azienda sanitaria ha acqusitato prestazioni dal privato sociale per rispondere alle richieste.

Il problema delle liste d’attesa è sicuramente uno di quelli più difficili da affrontare, anche per i ridotti ranghi di medici.

Sicuramente sarebbe molto spiacevole, per non dire altro, se venisse verificato che i professionisti che visitano i pazienti gonfiano i tempi per poter operare privatamente. E lo sarebbe ancora di più se effettivamente attraverso la visita a pagamento i tempi di attesa nel sistema pubblico dovessero essere più rapidi.

Per questo motivo abbiamo segnalato anche alla Regione gli episodi accaduti alle due donne. Quantomeno è da sottoporre a verifica quanto sta succedendo, visto che le segnalazione, in più ambiti della medicina, diventano più frequenti.