Liste di attesa, mai più: "Un sistema di welfare per visite ed esami". Anpas lancia la sfida

Conferenza dei servizi allo Spazio Reale di San Donnino "per difendere le comunità e il territorio dall’impoverimento". L’obiettivo: un accordo quadro con la Regione e le istituzioni.

Liste di attesa, mai più: "Un sistema di welfare per visite ed esami". Anpas lancia la sfida

Conferenza dei servizi allo Spazio Reale di San Donnino "per difendere le comunità e il territorio dall’impoverimento". L’obiettivo: un accordo quadro con la Regione e le istituzioni.

"Visite ed esami, serve un vero welfare per la diagnostica". È l’appello della Fondazione Pubbliche Assistenze, alla presentazione del bilancio sociale di Rete Pas: l’offerta dei servizi non può dipendere da pochi decisori seguendo la sola logica del mercato. In una Toscana dove le liste d’attesa per un’analisi o una visita specialistica hanno spesso tempi lunghissimi, il privato sociale punta a essere ancor più un’opzione e un interlocutore per le istituzioni. Se ne parla stamani a Spazio Reale, a San Donnino (Campi Bisenzio) alla Conferenza dei Servizi della Fondazione Pubbliche Assistenze, l’impresa sociale che in provincia di Firenze gestisce il circuito di ambulatori di RetePas: una rete, quella di Pas appunto, che è uno dei principali soggetti del settore nell’area fiorentina, nata nel 2012 e cresciuta nel tempo da 2 presidi a 13, tutti convenzionati con la ASL, in 8 comuni dell’area fiorentina: oltre 300 operatori sanitari in tutte le discipline specialistiche compresa la diagnostica di ultima generazione. All’iniziativa, ‘Il privato sociale al servizio della comunità’ saranno presenti il presidente della Regione Eugenio Giani, la vicepresidente Stefania Saccardi, il consigliere Marco Niccolai, il presidente e il direttore di Fondazione Pas, rispettivamente Mario Pacinotti e Riccardo Corsi, il presidente di Anpas Toscana, Dimitri Bettini, e il direttore sanitario dell’Irccs Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio, il virologo Fabrizio Pregliasco.

"Apprezziamo in pieno – ha detto il presidente di Rete Pas, Mario Pacinotti – la scelta coraggiosa del direttore generale della ASL Toscana Centro, la prima nella nostra Regione, di destinare dal 2025 la quasi totalità delle risorse per gli istituti convenzionati ad un sistema aperto a tutti gli erogatori accreditati e che garantisca il massimo della scelta per gli utenti. Era questa una delle nostre richieste già dal 2022. Ci sono però zone dell’area fiorentina, che in economia si chiamerebbero “a fallimento imprenditoriale” dove noi siamo presenti, su richiesta delle istituzioni. In almeno due di queste aree, a Greve e a Montespertoli, due comuni dove i servizi dei presidi territoriali sono stati ridimensionati, per il momento teniamo sulle spalle il carico della perdita d’impresa ma chiediamo un segnale per difendere quelle comunità da un impoverimento dei servizi anche per evitare che la Fondazione debba supplire unicamente a costi propri". "Ci domandiamo – aggiunge il direttore di Rete Pas Riccardo Corsi – se nella logica delle sinergie, le convenzioni con gli enti pubblici che interessano il nostro sistema (Fondazione e Pubbliche Assistenze) debbano restare separate su tavoli di tanti enti o se la Regione possa pensare a un accordo quadro che legga la complessità e ricchezza di questi sistemi".