Sul monte Giogo di Villore proseguono i lavori per realizzare l’impianto eolico che sarà dotato di 7 grandi aerogeneratori: è già stato installato l’anemometro per misurare la forza del vento, ed è in corso la posa del cavo che dovrà portare a valle i 30 megawatt che si prevede saranno prodotti dalle pale. Gli strumenti, infatti, hanno registrato una forza media del vento pari a 30 chilometri orari, giudicata dai costruttori, la multiutility Agsm di Verona, sufficiente all’impianto.
Nel frattempo, però, a valle divampa la polemica politica. È previsto che l’impianto porterà sul territorio una cifra di almeno 150mila euro l’anno, da dividere tra i Comuni di Vicchio e Dicomano, che ospiteranno le pale. Un importo da investire in opere compensative su tematiche ambientali ed energetiche. La lista civica Vicchio Vive, però, attacca il sindaco Francesco Tagliaferri per aver definito tale cifra "abbastanza poco".
Filippo Carlà Campa, ex sindaco e adesso consigliere di opposizione, ricorda che l’entità è stata stabilita durante la sua amministrazione, quando sia lui che Tagliaferri erano nel Pd. E afferma: "All’epoca, Tagliaferri ricopriva un doppio incarico: segretario del Pd e capogruppo consiliare. Il Pd di Vicchio, quello metropolitano e quello regionale sono sempre stati favorevoli all’impianto. E qui - accusa - sorge la domanda: da cosa era distratto Tagliaferri per non aver compreso, allora, questa semplice informazione? E se non era distratto, perché tre anni fa quella cifra gli sembrava congrua, mentre oggi la definisce irrisoria?"
Poi l’affondo, tutto politico: "Non sarà forse - afferma Carlà - che, vista l’alleanza elettorale con il Movimento 5 Stelle, da sempre contrario all’impianto, questo sia solo un modo per prendere le distanze da una decisione che ha sempre condiviso, senza però davvero opporsi?" A lui replica Tagliaferri, che contestando alcuni dei dati forniti da Vicchio Vive, ricorda che, fatte le dovute proporzioni tra i due Comuni, il contributo garantito per Vicchio è di 96mila euro l’anno, e che la convenzione avrà una durata di 20 anni. "Questo - afferma - è il contributo minimo, che spetta al Comune di Vicchio. Un importo superiore è possibile, ma è legato all’entrata in esercizio dell’impianto e al mercato dell’energia elettrica".
Poi rispedisce al mittente le accuse: "Può essere un capogruppo ’artefice’ di una convenzione? Una falsità. Il distratto mi pare sia chi rivendica di aver amministrato, e quindi gestito quella fase e la convenzione stessa, ma poi inciampa in inesattezze". E conclude: "Sono a favore delle energie pulite, della transizione energetica. Nell’ambito dell’autorizzazione regionale sono previste prescrizioni, e vigileremo affinché siano rispettate. Se avessi partecipato come sindaco mi sarei battuto per un accordo più vantaggioso per i cittadini di Vicchio e del Mugello".