Lite sul piano per l’Arno. Il tunnel unisce le sponde ma divide San Niccolò: "Basta orde di turisti"

L’incontro promosso dal comitato del rione: "Perderemo la nostra identità"

Lite sul piano per l’Arno. Il tunnel unisce le sponde ma divide San Niccolò: "Basta orde di turisti"

L’incontro promosso dal comitato del rione: "Perderemo la nostra identità"

Firenze, 17 settembre 2024 – "Cosa penso dell’apertura del tunnel sotto l’Arno? Ma via... Se per decenni è rimasto là sotto senza che c’andasse nessuno un motivo ci sarà...". Al circolo Arci di San Niccolò, uno dei pochissimi rioni che sembra aver avuto (almeno finora) anticorpi piuttosto robusti nel fronteggiare lo snaturamento da overtourism, il sarcasmo fiorentino graffia duro. Ieri, all’assemblea organizzata dal comitato del quartiere c’era, in testa all’ordine del giorno il mal di pancia per il nuovo progetto che riguarda le ’viscere’ dell’Arno.

Riavvolgiamo il nastro. Nei giorni scorsi il governatore Eugenio Giani è tornato a parlare di un’idea a cui pensa da sempre, la riapertura dell’antico camminamento pedonale di 250 metri di lunghezza, posto 5 metri sotto il livello del fiume all’altezza della Torre di San Niccolò da un lato e del lungarno della Zecca Vecchia sull’altra sponda. Per la cronaca tre idrovore al lavoro e un robottino galleggiante si sono già messi al lavoro per ispezionare e verificare l’entità delle infiltrazioni d’acqua e Giani, all’inizio del mese, ha effettuato un lungo sopralluogo sull’intera area con la sindaca Sara Funaro, i tecnici della Regione con il direttore del settore opere pubbliche Michele Mazzoni e il direttore del settore Difesa del suolo e Protezione civile Giovanni Massini per toccare con mano la fattibilità del progetto. "E’ un intervento a cui tengo che vuol creare una nuova direttrice per il turismo, ma non solo" le sue parole cui hanno fatto eco quelle della sindaca per la quale "lo sviluppo della nostra città, con le nuove linee tramviarie che stanno crescendo e che collegheranno questa zona di Firenze, dove ci sarà una fermata della tramvia proprio in corrispondenza di via Malcontenti, e i nuovi parcheggi scambiatori, offrirà la possibilità sia ai cittadini sia ai turisti di avere più punti di accesso al centro storico".

Ma in San Niccolò c’è chi proprio non ne vuole sapere. "Ci rendiamo conto che il tunnel spunterebbe proprio dove ogni giorno parcheggiano decine di bus turistici che riverserebbero nel nostro quartiere migliaia di turisti? Una follia. Nessuno pensa più ai fiorentini".

"Da vari anni – si legge in una nota diffusa in questi giorni – siamo impegnati a contrastare progetti mirabolanti che impattano sul nostro rione, per il quale si immaginano scale mobili, teleferiche, giardini all’italiana e ora il tunnel sotto l’Arno, ma non si riescono a far arrivare due panchine in Piazza Poggi per fare in modo che la piazza sia vissuta dalle persone del rione e della città, che hanno perso l’accesso al Giardino Marasco per i lavori in corso proprio sulle sponde dell’Arno". Il tunnel, secondo il comitato, "creerà di fatto un’autostrada turistica verso una zona che andrebbe preservata, proprio per la sua specificità e la sua capacità, pur parziale, di resistere alla monocultura turistica". E ancora: "Le sponde dell’Arno non hanno bisogno di nuovi collegamenti. Se si vuole favorire l’accesso all’Oltrarno, si ridiscutano i percorsi degli autobus, si ipotizzino navette per collegare punti meno accessibili (come avevamo proposto per la Villa Bardini), ma si evitino soluzioni che stravolgano la vita del rione".

Emanuele Baldi