
L’uso delle aree comuni è il motivo più ricorrente delle liti condominiali
Firenze, 13 aprile 2025 – L’uso delle aree comuni, a cominciare dal tetto e dai lastrici solari che dovrebbero essere a disposizione di tutti i condomini, con anche l’installazione dei pannelli solari; a questo si aggiungono i condizionatori per quanto riguarda il posizionamento ma anche la rumorosità. Sono questi i motivi principali delle liti condominiali in una città, Firenze, dove in molti palazzi del centro storico gli airbnb superano le abitazioni dei residenti. E così tra i motivi più locali delle discussioni si registrano anche il rumore a tutte le ore, l’abuso dei servizi (sovraccarico ascensore, più frequenti lavori di manutenzione, aumento interventi spurgo) con conseguente aumento delle spese condominiali, altro oggetto che accende la discussione tra vicini di casa. “Le liti in materia condominiale sono assai frequenti.
Negli ultimi tempi si registra un aumento anche perché cresce la popolazione all’interno di un condominio vista la tendenza a frazionare un’unità abitativa per ricavarci due o più appartamenti” spiega Franco Pagani, presidente di Confgiustizia-Confassociazioni durante il convegno ’Oltre le sfide…’ che si è tenuto ieri a Villa Medici di Firenze, organizzato dalla Confederazione Nazionale Esperti Immobiliari in collaborazione con l’Associazione Periti Esperti Toscana Apet.
Sempre più spesso, poi, i vicini di casa non lavano i panni sporchi in condominio, bensì nelle aule do tribunale. “L’obbligo di mediazione previsto in questi anni – aggiunge Pagani – ha visto un numero importante di contenziosi da gestire. In particolare da fonti del Ministero della Giustizia su circa 180mila procedimenti che passano dalla mediazione obbligatoria in Italia circa 25mila riguardano materia condominiale”. A ciò si aggiunge un 15% per i diritti reali, su un totale nella sola Firenze di oltre 17mila cause pendenti complessive al settembre 2024 (l’ultima rilevazione del Ministero della Giustizia).
Tutte queste cause fino a oggi erano assolte dal tribunale ordinario ma con la modifica delle norme che regolano la materia diventeranno – dall’anno prossimo – competenza esclusiva dei giudici di pace. E qui si apre un altro problema. “Anche a Firenze gli uffici del giudice di pace registrano una sofferenza notevole di organico; senza contare che l’aumento delle competenze porterà all’aumento dei procedimenti a essi assegnati, anche se dovrebbero esserci in vista nuove assegnazioni di personale per il tribunale fiorentino” dice ancora Pagani snocciolando i numeri. “Al momento i giudici di pace in servizio sono dieci, l’organico previsto dalle tabelle ministeriali parla di 62 unità. Se attualmente i tempi di conclusione di una lite condominiale approdata in tribunale vanno in media dai due ai quattro anni, con il passaggio di competenze si allungheranno ulteriormente i tempi” aggiunge Pagani.
Per tutti questi motivi, secondo il presidente dell’Associazione Periti Esperti Toscana Apet, Sandro Chiostrini “è sempre più importante la presenza di professionisti esperti nelle consulenze tecniche d’ufficio associate alle cause condominiali, figure terze in grado di esprimere pareri utili a fare chiarezza su tante questioni che richiedono competenze precise così da affiancare i giudici di pace in questa ulteriore attività”.