EVA
Cronaca

Liverano e la scuola di sartoria

Eva

Desiderio

Tutti parlano, nessuno agisce. Da un mese e più, intervistando a Firenze con Pitti Uomo a Milano con Milano Fashion Week numerosi imprenditori della moda ho sentito un coro altissimo di preoccupazione e disincanto: gli ordini sono tornati, raccontano, l’America ruggisce, l’Europa si è rifatta viva, ma non troviamo manodopera specializzata. Chi vuole più fare il sarto? Imparare a cucire e a tagliare abiti maschili? Quasi nessuno, almeno in Italia, mentre in alcuni paesi tipo il Giappone qualcosa si sta muovendo. Eppure tutti vogliono vestire italiano, tornare alle tradizioni, e specie i più giovani non vogliono più vestirsi di stracci o al massimo di fast fashion. E allora perché non si fa niente? Anche qui a Firenze dove vive e lavora un grande Maestro della sartoria maschile come Antonio Liverano, che lavora al tavolo del taglio e del cucito da 72 anni, limpido e fiero e ogni giorno in sartoria in via dei Fossi con la figlia Valentina e i suoi assistenti. Dietro c’è il laboratorio dove a seconda dei mesi lavorano da 15 a 20 ragazzi arrivati da tutto il mondo, e molti anche italiani. "Sono i miei allievi, vengono da me per imparare a cucire un abito tutto a mano, stanno al tavolo da lavoro per tre anni cominciando dai punti molli e poi via via ai sopraggitti, alle tele per gli interni, ai sottocolli e abbiamo sempre molte domande _ racconta Antonio Liverano _ ma da tempo aspetto una risposta dalle istituzioni per realizzare una Scuola Antonio Liverano dove i impari l’arte del cucito e tutti i segreti della moda maschile". E’ rattristato Antonio di non aver ancora potuto realizzare questo sogno che porterebbe, a nostro modesto parere, grande lustro a Firenze. "Per cominciare a lavorare bene in una sartoria da uomo ci vogliono 10 anni di stage e di pratica e manualità sotto la guida di un maestro. Spero sempre che nasca la mia scuola e che la città si prenda questo impegno".