ll medico di base va in pensione. Niente sostituti per l’Alto Mugello

Deserti i bandi per trovare un dottore a Marradi e Palazzuolo. Triberti: "Zone interne lasciate sole"

ll medico di base va in pensione. Niente sostituti per l’Alto Mugello

La dottoressa di Marradi andrà in pensione ma ancora non è stato trovato un sostituto che possa prestare servizio sul territorio

L’Alto Mugello rischia di rimanere senza medici di famiglia. Un problema che negli ultimi anni è già emerso, ma ora rischia di esplodere in tutta la sua drammaticità. La carenza di figure mediche è nota da tempo, e le Aziende USL fanno sempre più fatica a rimpiazzare i medici che cambiano sede o vanno in pensione. "Anche in basso Mugello – nota il direttore della Società della Salute Mugello Marco Brintazzoli – la situazione non è ottimale, perché molti medici sono oltre il massimale ordinario, al limite dei 1800 pazienti. Ma la situazione più difficile è in Alto Mugello". Per i comuni di Marradi e Palazzuolo – 4000 residenti complessivi – sono in servizio soltanto due medici. E alla fine dell’anno uno di questi, la dottoressa Vignoli, andrà in meritata pensione. Ma non c’è ancora nessuno che possa sostituirla. Tutti bandi sono andati deserti, si sperava nel bando interregionale, ma anche questo non ha avuto esito positivo.

La prossima mossa, spiega Brintazzoli, sarà quella di scrivere a tutti i medici per chiedere la disponibilità a un incarico temporaneo. Non sono però al momento previsti incentivi. "C’è un accordo regionale – spiega il direttore della Società della Salute – che prevede per il 2025 alcune regole nuove, incentivi e nuove forme di impiego dei medici. Ma dobbiamo dare una risposta ai cittadini adesso. Ci saranno opportunità in più nel 2025, ma attualmente non sono operative. Cerchiamo soluzioni immediate per l’inizio dell’anno".

"E’ un tema che da tempo ci preoccupa – commenta il sindaco di Marradi Triberti – , e che seguiamo in modo assiduo, prima insieme a Marzia Gentilini e ora con il vicesindaco Andrea Badiali, alla ricerca di una soluzione. Continueremo a lavorare insieme alla Società della Salute per dare risposte positive ai cittadini. Faccio un appello, anzi un grido: i territori interni non possono essere lasciati soli. Sappiamo bene che la carenza dei medici è un tema nazionale, ma si devono trovare dei meccanismi per i quali i territori più fragili siano tutelati. Non possiamo rimanere senza i servizi di base. La politica deve intervenire".

Sicuramente andrebbero previsti incentivi concreti e agevolazioni per i medici che accettano di fare servizio nei comuni più lontani. Finora esisteva, anche in Alto Mugello, una classe medica locale. Ora non più, non ci sono giovani medici del posto, e quindi serve "importarli" da fuori. E per convincerli serve un’incentivazione economica.

Paolo Guidotti