
Riccardo Monco, chef di Enoteca Pinchiorri con il pasticcere Francesco Federici
"Il mio piatto migliore lo devo ancora fare, deve ancora venire". È stata una delle risposte che ha affascinato di più i bambini della scuola montessoriana Don Milani di San Polo tra le mille cariche di curiosità che hanno rivolto a Riccardo Monco, chef di Enoteca Pinchiorri che mercoledì ha tenuto un laboratorio di pasticceria ai 77 studenti della primaria del Comprensivo di Greve in Chianti. Con lui il pasticcere Francesco Federici. Tra le tante domande che i bambini, attenti e ammaliati, hanno rivolto allo chef, una è stata: "Qual è la persona che ha creduto di più in te?". La risposta è stata: "Io. Perché occorre credere in noi stessi prima di tutto. La persona a cui fare riferimento siamo noi stessi".
Poi gli è stato anche chiesto se avesse mai sbagliato qualche piatto. E la risposta li ha sorpresi: "Certo, però si pulisce tutto e si riparte da capo per cercare di rifare sempre meglio". Molto contenta dell’iniziativa è Francesca Sanfilippo, l’insegnante che ha organizzato l’incontro. "È stata un’esperienza unica che non sempre capita di vivere nella scuola. Ci hanno regalato una giornata speciale, incredibile. Genitori e bambini erano davvero molto felici". L’aspetto che maggiormente ha colpito Sanfilippo è stato l’aspetto umano di Monco. "È entrato subito in connessione totale con i bambini e con il nostro ambiente. Ha mostrato una grande sensibilità verso i bambini. Era la prima volta che faceva un laboratorio in una scuola, ma è stato bravissimo, pieno di ironia, pazienza, calma ma anche sensibilità e disponibilità. I bambini erano strafelici, a bocca aperta". Monco, che ha detto di aver appreso molto da questa esperienza con i bambini, "ha raccontato un po’ della sua vita, della passione per la moto e del tempo libero che passa in famiglia nonostante lavori sempre, anche durante le feste, e allora c’è poco spazio per la famiglia".
Tra gli aspetti positivi della mattinata, il fatto che "ha parlato di valori che fanno parte del metodo Montessori: gentilezza, rispetto dell’altro, umiltà, educazione come quando nel rispondere a una domanda ha detto che il cliente non ha sempre ragione, che non accettano la maleducazione". Il laboratorio ha visto una parte di lezione teorica sul cioccolato e sul cacao e poi una pratica nella quale i bambini si sono "sporcati" le mani e hanno prodotto cioccolatini ripieni e tavolette di cioccolata portate poi a casa da ciascuno di loro. E le mani, sporcate, sono poi finite su un pannello, firmato da Ronco e Federici, a ricordo di quella indimenticabile mattinata.