Un posto da professore straordinario, da approvare mediante l’adozione di un regolamento, in cambio del finanziamento da parte di Careggi di due cattedre. La corruzione, così come ipotizzata dalla procura, non significa necessariamente soldi, ma anche strategia e potere.
Nell’ipotesi del procuratore aggiunto Luca Tescaroli, il rettore Luigi Dei ha un ruolo apicale. "In virtù del suo ruolo di Rettore", viene definito il "costitutore e capo" dell’associazione per delinquere, finalizzata al "commettere una serie indeterminata di reati di abuso d’ufficio". Ma anche il "pubblico ufficiale corrotto" che, in concorso con il suo braccio destro Paolo Bechi, prorettore dell’area biomedica fino al settembre 2018, e con il "corruttore" Rocco Damone, il dg che il 9 febbraio 2018 subentra alla "concorrente morale" Monica Calamai, avrebbe ordito il ’baratto’ di cattedre tra Università e Azienda Ospedaliera. Calamai e Damone, secondo la ricostruzione dei finanzieri che hanno ascoltato ore e ore di intercettazioni, volevano un posto da professore straordinario per Adriano Peris. Ma per ottenerlo, serve un regolamento straordinario, che solo il Rettore può emanare.
Ma per firmare quell’atto, secondo le indagini, Dei avrebbe chiesto in cambio il cofinanziamento di una cattedra di professore associato. Accordo siglato da Bechi, il 16 aprile 2018. Con quei posti, sempre secondo la ricostruzione del procuratore Tescaroli, si sarebbe "tacitata" quella che viene definita un’"opposizione interna" rappresentata dal professor Angelo Raffaele De Gaudio e Pierangelo Geppetti. Il posto, di anestesiologia, andrà a Stefano Romagnoli, che oggi è ordinario. Peris invece non ebbe il ruolo.
Stefano Brogioni