"Uno spettacolo dove cerco di mettere insieme a modo mio musica e comicità, nella tradizione del teatro-canzone che ha inventato Giorgio Gaber e poi si è sviluppato con artisti come Elio e Checco Zalone". È ’Scherzo N°1, Opera Prima’, lo spettacolo prodotto da Otr che vede sul palco Carlo Amleto, uno dei più sorprendenti giovani comici italiani che si sta facendo notare sia in tv sia sui social. Per chi vuole vederlo dal vivo l’appuntamento è al teatro Puccini domani sera (ore 21).
Che ’scherzo’ si deve aspettare il pubblico fiorentino?
"Uno spettacolo di intrattenimento puro, tra comicità e musica. Non c’è una trama, c’è un insieme di pezzi e canzoni, alcuni tratti dal mio primo album ’Facciamo che io ero’, uscito lo scorso anno, ma la maggior parte degli sketch sono inediti. Sul palco ci sono solo io, una scrivania e un pianoforte elettrico".
Si sente più comico o più musicista?
"Sono due anime che convivono in me da tempo. Da piccolissimo, dopo aver visto ’Harry Potter’ desideravo fare l’attore e il regista. Poi a 13 anni altro film altro desiderio. Stavolta una pellicola sulla vita di Ray Charles, mi ha folgorato e ho detto a mio padre: ’io voglio suonare il piano’. Quando ho iniziato il liceo ho scoperto Massimo Troisi e Gigi Proietti e ho deciso che avrei fatto quello nella vita".
Oggi quale è il suo comico di riferimento?
"Troisi. Aveva tempi comici sorprendenti e al tempo stesso un lato malinconico. Quel mix lo rende ancora oggi unico, con la sua ironia sottile e intelligente riusciva a toccare temi importanti".
Oggi i comici possono ironizzare su tutto?
"Personalmente scelgo temi a me cari, situazioni che conosco bene, argomenti che tratto nella vita quotidiana. Non parlo di politica soltanto perché anche fuori dalle scene è una questione che non mi appassiona. Però riconosco che, soprattutto la satira politica, è molto attenzionata dal politicamente corretto".
Il debutto in tv con ’Zelig’: che esperienza è stata?
"Arrivavo dai laboratori teatrali di ’Zelig’. Mi proposero di passare dal teatro alla tv. Accettai subito portando per la prima volta ’Tg0’. Ma il debutto è stato traumatico, ero da solo con davanti 2.500 persone al Teatro degli Arcimboldi, dietro le quinte prima di entrare sentivo dei boati, mi sembrava di essere un gladiatore prima di scendere nell’arena".
E il Dottor Amleto chi è?
"Un medico che cura i pazienti attraverso la musica, un progetto di volontariato che porto avanti da tanti anni".