REDAZIONE FIRENZE

Lo scudo verde in aula. Minoranza all’attacco: "Serve più trasparenza. Coinvolgere i territori"

L’opposizione (quasi) compatta: "Si rischia un nuovo caso vetrofanie". L’assessore Giorgio si difende in aula: "Nessun ticket, contano gli atti. non le mistificazioni, non ci saranno discriminazioni fra i residenti". .

"Nessun ticket in ingresso, controllo dei bus turistici, rispetto dei divieti ambientali già vigenti contro i veicoli Euro 0 e Euro 1". Cardini che l’assessore alla Mobilità, Andrea Giorgio, scandisce a più riprese in un consiglio comunale monopolizzato dallo Scudo Verde. E cioè la ‘ztl ambientale’ che con 77 porte telematiche - spalmate su circa 38 chilometri quadri pari al 66% della superficie del centro abitato e 37% della superficie comunale con un perimetro di 50 chilometri - entrerà in funzione dal 1 aprile per "monitorare" i veicoli più vecchi e inquinanti insieme ai bus turistici. Palazzo Vecchio chiarisce da mesi che il provvedimento messo a terra già dalla giunta Nardella "non prevede nessun pedaggio né nuovi divieti" rispetto a quelli già in essere per il centro abitato. Ma multe sì pari 1 68 euro, per i trasgressori che circolano con mezzi immatricolati nel ’92 (euro 0) nel ’96 (euro 1).

La maratona di giornata è iniziata con la conferenza stampa di tutte le opposizioni. Compatte pur avendo "sensibilità diverse", eccetto Italia Viva, nella richiesta di "trasparenza" rivolta all’amministrazione comunale. "A fine anno, l’amministrazione ha annunciato - ricordano le minoranze - l’attivazione dal 1 aprile dei 73 varchi elettronici esistenti solo per monitorare il divieto di ingresso e circolazione di Euro 0 ed Euro 1; mentre sulla cosiddetta "congestion charge", ovvero sulla tassa di 3 euro all’ingresso prevista dal Pums per altri tipi di veicoli non è stato detto nulla. Nessuno mette in dubbio che l’amministrazione agisca per un fine ambientale, ma sul come raggiungere determinati obiettivi ci vuole trasparenza e condivisione, e non vorremmo ritrovarci, come avvenuto per le vetrofanie, di fronte all’attuazione di un provvedimento che, da un giorno all’altro, ha impattato notevolmente sulla vita dei cittadini senza una preventiva discussione e confronto con il consiglio e senza neppure un adeguato preavviso per la cittadinanza".

Morale della favola: dalla discussione è emersa trasversalmente dalle minoranze una richiesta di maggior coinvolgimento abbracciando i comuni della città Metropolitana, divulgazione, informazione e sensibilizzazione verso la cittadinanza, un potenziamento a monte del trasporto pubblico, una deroga ai mezzi d’epoca certificati. Comunque prevista e concessa da Palazzo Vecchio. "Contano gli atti, non le mistificazioni - l’accusa di Giorgio alle opposizioni durante la sua relazione -. Contano le delibere e non le interpretazioni. Lo Scudo Verde rientra in una strategia più ampia mirata a offrire ai fiorentini un’alternativa nel trasporto pubblico più efficiente ed economica, diminuendo il traffico e migliorando la qualità dell’aria. Fino al completamento delle linee tranviarie non verrà introdotto alcun ticket di accesso alla nostra città. Non condizionerà l’accesso ad infrastrutture strategiche come gli ospedali. Questo strumento non discriminerà i residenti dai non. I divieti ambientali già esistenti da lungo tempo, saranno oltretutto progressivi, e individuati a un tavolo che la sindaca ha riattivato la settimana scorsa con tutti i sindaci della città metropolitana. Quindi la logica dello Scudo Verde non risponde a una fissazione degli amici di Greta Thunberg, ma a una nostra responsabilità in quanto amministratori di tutelare al meglio lo stato di salute delle persone".

F.I.