STEFANO
Cronaca

Lo smartphone prolungamento della mano

Stefano

Grifoni

Siamo invasi da informazioni senza che riusciamo ad approfondirle. Salviamo con la mente una quantità enorme di dati senza agire con la memoria e senza talvolta ricordare e comprendere l’importanza delle cose accadute. In questi ultimi anni le nuove tecnologie hanno modificato il nostro stile di vita. Essere oggi è solo informazione. Il telefono cellulare è diventato il mezzo di comunicazione principale insieme all’utilizzo delle sue funzioni multimediali. Lo strumento si comporta come un prolungamento della mano e della mente e talvolta si trasforma in una pericolosa trappola spostando la realtà in un mondo parallelo. Inserendo come modalità comunicative immagini e video ha annullato anche la comunicazione verbale : ormai si scrivono solo messaggi istantanei o si mandano immagini. Lo smartphone rende consumabile ogni cosa trasformando in merce anche le disgrazie umane e i rapporti personali. Per comunicare e conoscere gli altri non abbiamo più bisogno di mostrarsi, preferiamo nasconderci dietro il telefonino forse per celare gli imbarazzi e le emozioni. E’ diventato lo strumento che vieta l’empatia, impedisce la relazione tra le persone, è causa di malumori tra le coppie nella loro intimità. La passione viene trascurata e messa in secondo piano per dedicarsi a consultare applicazioni, frequentare social, a distrarsi con giochi e news o a passare diverso tempo sui siti e portali dedicati alla ricerca dell’anima gemella. Il selfie è diventato l’istantanea da pubblicare su una piattaforma votata all’esibizionismo e alla riproduzione di espressioni standard. Così abbiamo perso l’abitudine di vivere in maniera autentica. L’essere umano scompare dietro queste immagini e dove una informazione annulla l’altra non c’è più tempo per capire se una cosa è vera oppure no.