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Lo spettro della stricnina "I sintomi? Convulsioni"

Attesa per la prima autopsia che dimostrerà formalmente l’avvelenamento. Incontro con i vigili e le guardie zoofile. Il veterinario: "Proprietari, evitate la zona"

FIRENZE

David Sacchi, il veterinario della zona di San Bartolo a Cintoia, dove negli scorsi giorni sono stati avvelenati i poveri cani, ha fornito un commento professionale sull’accaduto.

"Siamo in attesa di effettuare la prima autopsia su uno degli animali; questa sarà fondamentale per comprendere la causa ufficiale della morte, a seguito dei risultati capiremo che cosa è effettivamente successo. Sinceramente, a primo impatto, analizzando la sintomatologia generale (con convulsioni e spasmi), credo che le morti di questi cani, giovani e sani, siano riconducibili ad un avvelenamento ma aspettiamo l’autopsia".

Il veterinario si è attivato anche attraverso i canali ufficiali, mettendosi in contatto con le autorità competenti:

"Ieri mattina mi sono incontrato con la polizia municipale e con la guardia zoofila per sporgere denuncia, vedendo la rapidità con cui questi poveri animali hanno perso la vita ipotizzerei un’intossicazione da stricnina, un veleno molto potente che agisce esremamente in fretta".

Il veterinario spiega che in questi casi non è facile identificare l’esatto luogo dell’avvelenamento e consiglia di stare alla larga dalla zona per ora:

"E’ importante effetuare i controlli necessari e nel caso di accertamento della presenza procedere alla messa in sicurezza. Fino a quando il giardino non sarà controllato nel dettaglio è meglio non portare i propri animali sul posto; comprendo che i cani debbano muoversi ma in questi casi è meglio scansare le zone a rischio.

Gabriele Manfrin