Fervono i preparativi per una delle fiere natalizie di beneficenza più antiche di Firenze: il ‘Christmas Baazar 2024’ organizzata da Ailo, American International League of Florence Onlus, l’associazione fondata a Firenze nel 1975 e oggi guidata da Judi Roselli Cecconi. "Sono arrivata in città nel 1984 per imparare l’italiano. Dovevo rimanere sei mesi e, invece, mi sono innamorata di Firenze e di un fiorentino" racconta l’islandese Bergljot Leifsdottir Mensuali, per tutti semplicemente Begga. "Sono venuta qui per frequentare l’università e... sono ancora qui" dice Jocelyn Fitzgerald che durante l’alluvione del 1966 è stata un angelo del fango. Come loro ci sono tante altre donne straniere, prevalentemente americane e inglesi, che hanno scelto di vivere nella culla del Rinascimento e contribuire alla vita sociale cittadina. "Oggi Ailo conta circa 120 membri. Tutto è partito dalla chiesa di St. James dove sono state organizzate le prime attività: il Consolato americano era un riferimento importante ma cercavamo un posto per ritrovarci e al tempo stesso integrarci con la comunità" spiega Jocelyn. Fin da subito l’associazione si è distinta per l’impegno verso il prossimo. "L’obiettivo principale di Ailo è contribuire al benessere della comunità attraverso progetti di assistenza sociale e raccolta fondi" dice l’italoamericana Alessandra Piccardi. Un’attività svolta con passione e impegno, senza troppo clamore, che in questo mezzo secolo ha permesso di aiutare tante realtà fiorentine. "È il nostro modo per restituire qualcosa alla città che ci ha adottato" ammette Begga.
In Ailo, dunque, si respira sempre lo spirito del donare. "Anche il nostro tradizionale Thanksgiving Day, oltre che un appuntamento conviviale, sarà l’occasione per sostenere Fawco tramite una lotteria" precisa Jocelyn. L’appuntamento clou per vivere lo ‘spirit of giving’ è il ’Christmas Bazar 2024’ in programma dal 6 all’8 dicembre (14-18 il venerdì, 10-18 il sabato e la domenica) nel prestigioso Tepidarium del Giardino dell’Orticoltura. In vendita ci saranno abbigliamento e accessori vintage, bigiotteria, vestiti e giochi per bambini, manufatti lavorati a maglia e all’uncinetto, decorazioni natalizie, libri in italiano e in inglese, oggettistica e bric-à- brac. "Come sempre proporrò lavoretti e specialità islandesi: spero che il giocatore della Fiorentina Gudmundsson venga a trovarci. Anzi, faccio un appello: Albert ti aspettiamo" dichiara Begga.
La fiera sarà un’occasione per comprare i regali di Natale, per assaggiare gli originali brownie americani e altre gustose vivande accompagnati da musica dal vivo, ovviamente suonando e cantando perlopiù canzoni natalizie, mentre Babbo Natale si aggirerà fra gli stand per offrire ai più piccoli caramelle e cioccolatini. "Il primo mercatino lo organizzammo nel sottosuolo della chiesa di St. James. E c’erano soprattutto lavori fatti a mano e specialità americane. Quelle donazioni servirono per il cane guida della scuola di Scandicci" ricorda Jocelyn raccontando come è cresciuto nel tempo tanto che dal 2005 in Palazzo Vecchio si tiene una giornata per illustrare i progetti sostenuti alla presenza di tutte le associazioni coinvolte. E i numeri sono da capogiro: dal 2000 al 2023 Ailo ha donato 800mila euro per un totale di 600 progetti suddivisi tra 450 associazioni. "Ogni cittadino può contribuire regalando gli oggetti da mettere in vendita al mercatino di Natale" ricorda Alessandro Piccardi, responsabile organizzativo del bazar. Come? Portando gli oggetti al magazzino di via Bronzino 36/A che nei prossimi giorni sarà aperto il 18 e 23 novembre (10-13) e il 20 e il 22 novembre (14-17). Per info: [email protected].