
Dal bullismo in famiglia alla tragedia sfiorata in viaggio di nozze: la marchesa si racconta "A casa cucina Lamberto: è più bravo, specie al barbecue. Adoriamo il nostro meticcio Brunello".
Chi è Eleonora Frescobaldi? "La moglie di Lamberto, la nuora di Bona, la figlia di Carlo e Rosella Nesi (noti per la loro collezione d’arte contemporanea, ndr)". Tante donne insieme? "Beh, principalmente sono una mamma. Ho tre figli: Vittorio, oggi 32enne che si occupa di vino ma a Bordeaux dove sta facendo la sua carriera. Poi c’è Leonia, 31 anni, sposata a settembre scorso e ora vive a Roma. Carlo, il più piccolo, ha 26 anni e sta seguendo un corso di agronomia a Milano. Sono una mamma presente ma ai figli ho lasciato libertà. Mi sono sempre occupata di loro e continuo a farlo. Prima lavoravo con mio padre nel settore della moda, poi mi sono sposata, sono nati i figli e ho scelto di dedicarmi a loro, di fare la mamma a tempo pieno anche perché mio marito era spesso via per lavoro. E sono contenta di averlo fatto, anche perché abbiamo passato un brutto momento con il bullismo". Le va di ricordarlo? "Sì, certo. Mi sono spesa tanto per sensibilizzare sul tema con incontri nelle scuole, un blog aperto su QN. Sono passati quasi 25 anni, all’epoca non mi sono accorta subito. Mio figlio era introverso, chiuso, poi però a scuola la situazione è esplosa. Mi sono sentita in colpa per non averlo capito. Tutti minimizzavano, giustificandosi con un laconico ‘sono cose tra ragazzi’. Così ho deciso di metterci la faccia, anzi il cognome, e ho iniziato a diffondere, informare, educare sul tema in tutti i modi che potevo". Ecco, il cognome: cosa significa essere una Frescobaldi a Firenze? "È un grande privilegio. Ho visto crescere questa famiglia, ho visto mio marito entrare in azienda e arrivare dove è arrivato. Noi condividiamo tutto e oggi abbiamo creato qualcosa che si può trasmettere ai figli. Vivere in via Santo Spirito tutti insieme è bello, dà il vero senso della famiglia. Ci sono i suoceri, gli zii di mio marito, i cugini. La nostra è una piccola comunità. Certo il cognome pesa… poi penso a mia suocera che ha un’amicizia lunga quasi quarant’anni con Carlo, il re d’Inghilterra, e allora il cognome diventa anche affascinante". Cosa fa una Frescobaldi un giorno qualsiasi? "Fino a qualche anno fa la mamma-taxi: tre figli, la scuola e le varie attività. Ora ‘Corri la vita’ mi riempie le giornate, l’attività non si ferma mai. Mi piace dedicarmi agli altri, è importante anzi vitale. Le mie giornate sono piene. L’altro giorno ero all’Ikea…" Mi scusi, ma una marchesa all’Ikea che ci fa? "Mio figlio minore si è appena trasferito a Milano e l’ho accompagnato per cercare gli arredi per la casa: scatoloni da trasportare, mobili da montare, cose da sistemare… ma è venuta molto carina. Io sono ‘da boschi e da riviera’. Abbiamo una casa in campagna: mi occupo di tutto. Mi arrangio come posso nei vari lavoretti". Cucina lei? "Mio marito è più bravo, io faccio la spesa. Le torte sono un mio punto forte, poi i risotti e i primi sono piatti del marchese. Il barbecue è il suo regno". E chi sceglie il vino? "Lui, sempre!. E possibilmente una bottiglia non Frescobaldi. Gliene mandano tanti e lui vuole assaggiarli tutti". Quando vi siete conosciuti? "Da ragazzini, io frequentavo l’ultimo anno di liceo linguistico. L’ho conosciuto tramite amici, era buffo, divertente, un ragazzo semplice. Aveva una Fiat 127 bordeaux tutta ‘scarcassata’. Una sera, dopo una festa, mi riportò a casa, qualche sera dopo andammo al cinema, un film di Nuti... Siamo stati insieme otto anni, durante i quali io sono andata a Londra, lui in California, ci siamo lasciati e poi ritrovati. Da 33 anni siamo sposati e il primo bacio lo festeggiamo ancora oggi ogni 29 gennaio". Un matrimonio da favola ma non il viaggio di nozze... "Furono giorni disperati, è un periodo brutto di cui parlo poco. Eravamo in Malesia, il terzo giorno eravamo su un piccolo peschereccio, diretti verso un’isola sconosciuta. Lamberto cadde dalla barca perché la parte dove era aggrappato cedette. Io non vidi ciò, solo dopo una ventina di minuti realizzai e iniziammo a cercarlo. Un miracolo averlo ritrovato dopo quasi due ore. Da lì la mia conversione per Medjugorje…". Allora parliamo dei vostri viaggi da figli dei fiori…. "Bellissimi! Prima del matrimonio, in estate abbiamo girato l’Europa in camper, era della sua famiglia. Oggi non ce l’abbiamo più ma la passione è rimasta. Lamberto ha da sempre questo spirito sportivo e avventuriero". Dopo quarant’anni è innamorata come il primo giorno? "Lo siamo entrambi. Al matrimonio di nostra figlia, Lamberto nel suo discorso ha spiegato che nella vita di coppia capita di discutere e litigare ma noi ci amiamo un pochino di più. È quel pochino che fa la differenza". Però in in casa il più amato è un altro… "Brunello, il nostro cane. È arrivato tredici anni fa, quasi per caso, e ha portato una ventata di amore e tenerezza. In Santo Spirito lo conoscono tutti". È diventata presidente di ‘Corri la vita’ prendendo il posto di sua suocera ma c’è una storia personale alle sue spalle, la sua cara amica malata di tumore. Se la sente di raccontarla? "Ho iniziato a seguire ‘Corri la vita’ fin dalle origini, insieme a mia suocera. Avevo quattro amiche con il tumore al seno, tre ce l’hanno fatta, Allegra no. Aveva tre figli, si era curata, ne era uscita, poi è rimasta incinta del quarto figlio e il male è tornato. In quel momento ho capito che le donne non devono avere paura, bensì reagire. Così è iniziata questa avventura: la prima edizione in Santa Croce con 2.300 persone. Quando Bona ha scelto di lasciare l’incarico ero titubante: sostituirla non è facile. Mio marito mi disse: ‘pensa a tutte le donne che aiutate e vedrai che i dubbi e le paure passano in secondo piano’. Così ho accettato la presidenza. Lo sa qual è la cosa bella di ‘Corri la vita’? La fiducia che la gente ripone in noi da 23 anni".