Luca
Santarelli *
E ora attenzione alle nuove povertà, famiglie che da mesi non hanno redditi e se, sottolineo se, ricevono la cassa integrazione, questa non basta a soddisfare le basilari esigenze di vita. Nella priorità delle spese, dopo il vitto e la salute, viene il ’resto’, che per molti è stato escluso. Tra questo ’resto’ vi sono due voci: il canone di locazione e le spese condominiali. Molte famiglie e molte attività commerciali non hanno potuto far fronte al pagamento del canone di locazione. Da ormai quasi un anno le procedure esecutive (detti sfratti) sono bloccate, ma non cancellate. Questo significa che, quando gli sfratti si riattiveranno, alle procedure già in corso un anno fa si sommeranno le numerose morosità. L’attuale amministrazione fiorentina ha messo in piedi il piano casa più importante dopo l’epoca del sindaco La Pira, ma il Covid e le sue conseguenze erano imprevedibili. L’altro aspetto attiene le morosità condominiali. I condominii per lungo periodo non hanno potuto riunirsi (e ancora oggi è difficoltoso) nella consueta assemblea annuale approvativa dei bilanci, così che molte famiglie in difficoltà, non avendo la rata da pagare, non hanno pagato alcunché. Il risultato è che oggi si troveranno a pagare non un anno, ma due se non tre anni di oneri... Inutile commentare le conseguenze. In ogni caso, i dati dimostrano che le morosità nel pagamento degli oneri condominiali sono in aumento. Questi aspetti già producono effetti che si manifesteranno tra qualche mese, quando le procedure esecutive saranno di nuovo a pieno regime, la cassa integrazione terminata, i licenziamenti fattibili. Si auspica che l’economia riprenda in modo appropriato. Nel frattempo occorre vigilare, capire e soprattutto sperare in immediati interventi da parte degli organi centrali a reale supporto delle famiglie, dei cittadini dei veri bisognosi.
* Avvocato