BARBARA BERTI
Cronaca

Lodo Guenzi in ’Toccando il vuoto’: "Sfidando l’altezza e la morte"

Tratto da una storia vera, la pièce è ambientata nel 1985 durante la scalata nelle Ande Peruviane. Lo spettacolo dal 28 al 30 marzo al Teatro di Rifredi. "Le scelte dipendono anche dai rapporti di forza".

Lodo Guenzi in ’Toccando il vuoto’

Lodo Guenzi in ’Toccando il vuoto’

"Una storia di scalatori che sfidano l’altezza e la morte. Uno spettacolo che non sfida la vertigine ma abbraccia la paura". Parola di Lodo Guenzi, attore, conduttore nonché cantante de Lo Stato Sociale, protagonista di ’Toccando il vuoto’ per la regia di Silvio Peroni, testo del drammaturgo scozzese David Greig, rappresentato per la prima volta in Italia. Al Teatro di Rifredi va in scena dal 28 al 30 marzo (ore 21, domenica ore 16,30) e sul palco, oltre a Guenzi ci sono Eleonora Giovanardi, Giovanni anzaldo e Matteo Gatta (musiche originali di Oliviero Forni). Il testo è basato sulla vera storia di Joe Simpson che nel 1985 durante la scalata nelle Ande peruviane con l’amico Simon, cade in un dirupo. In una sovrapposizione continua tra tempi e luoghi si consuma una vicenda che parla di colpa, d’amicizia e di scelte strazianti.

Lodo, chi è il ’suo’ Joe Simpson?

"Un alpinista inglese che insieme al compagno di scalata, con cui ha portato avanti altre impegnative scalate, affronta un’avventura di morte e di sopravvivenza molto estrema. In scena porto l’ossessione per l’idea di raggiungere, in ogni momento, una cima più alta e, quindi, racconto l’ambizione che ognuno di noi si porta dentro".

Una storia di disperata sopravvivenza...

"Sì, c’è questo incidente drammatico che porterà i due amici ad affrontare una serie di scelte. Il testo racconta anche le emozioni e le relazioni umane in un ambiente ostile e isolato come quello della montagna".

Alla base dell’opera c’è il tema delle scelte, etiche e non, che circondano gli eventi...

"Simon, per non rischiare di precipitare assieme al suo compagno, è costretto a tagliare la corda da arrampicata. Ma in questo caso l’etica centra poco perché come in tutte le situazioni di emergenza esistono delle procedure da rispettare".

Nel mondo di oggi, le scelte sono etiche?

"In questo momento storico c’è una moralizzazione spropositata. E ci siamo dimenticati che certe scelte sono condizionate anche dai rapporta di forza".

Ha appena chiuso una tournée come protagonista della commedia shakespeariana ’Molto rumore per nulla’. Cosa rappresenta il teatro per lei?

"Il teatro è la voglia di affidarsi alle parole degli altri. I testi di Shakespeare hanno molti livelli di comunicazione, si possono leggere da tanti punti di vista. ’Toccando il vuoto’ è un testo di drammaturgia contemporanea che solitamente ha la capacità di essere ironica fino alla spietatezza, qui invece c’è una fusione tra tempo e spazio, tra presente e rievocazione che finisce in modo insospettabile. ".

Tra musica e recitazione cosa preferisce?

"Al momento Lo Stato Sociale è in pausa: eravamo un collettivo di sei persone ora siamo rimasti in cinque (la morte del manager Matteo Romagnoli, ndr) e ci siamo presi del tempo per capire cosa fare da grandi".