TITTI GIULIANI FOTI
Cronaca

Lola Ponce: io, Esmeralda "Devo tutto a Notre Dame"

L’attrice, cantante e ballerina si confessa: "Ho iniziato che dovevo compiere 19 anni". Da domani al Mandela l’opera pop più famosa con le musiche di Cocciante

di Titti Giuliani Foti

"L’emozione sono questi vent’anni di grandi successi ho inziato da bambina: ne dovevo compiere 19 di anni e oggi, 20 dopo, sono completamente piena di gratitudine e amore nei confronti del pubblico, verso Riccardo Cocciante che è il mio mentore, per il produttore David, prima ed ora di Clemente Zard. Penso che siamo riusciti a dare al pubblico una storia d’amore che non finisce mai.E grazie anche ai giornalisti che ci hanno seguiti negli anni credendo in questo enorme progetto innovativo dal nome Notre Dame de Paris".

Lola Ponce vent’anni dopo il debutto della prima opera pop italiana, uno spettacolo tra i più imponenti mai realizzati, che torna in scena al Mandela Forum di Firenze da domani al 9 maggio. Ben otto recite in programma: agli appuntamenti serali (ore 21), se ne aggiungono due pomeridiane, sabato 7 e domenica 8 maggio alle ore 16.

Lola, un successo enorme e senza tempo?

"E’ la celebrazione della storia tratta dal romanzo di Victor Hugo, voglio ricordare che questa versione, è curata da Pasquale Pannella con le musiche eterne di Cocciante, che hanno appassionato in vent’anni più di quattro milioni di persone. Siamo pronti a emozionare di nuovo il pubblico. Perchè è inutile girarci intorno, è questa l’opera pop più moderna e più famosa al mondo".

La differenza tra ieri e oggi?

"Le emozioni sono piccole creature e ogni show è una festa, non vedo l’ora di essere al Mandela Forum un palco immenso che fin da subito mi ha riempito d’amore ed emozione. Grazie anche a Firenze lo spettacolo è diventato un cult, fedele alla sua formula e alla semplicità dei sentimenti: non è cambiato".

Neppure un po’?

"La partitura è quella originale. Di certo oggi c’è più consapevolezza in tutti noi artisti fieri di essere visti come fossimo noi stessi parte di un’opera d’arte che si muove. Credo sia il massimo che si possa percepire".

Lei canta e balla per molta parte dello spettacolo.

"E’ la magia creata da Cocciante perchè anche il pubblico è insieme a noi che spesso canta. A differenza di vent’anni fa mi sento più sicura: all’inizio era come uno studio, oraè parte della mia arte. Corpo e anima vanno di pari passo, sono più naturali. Ho imparato la misura emotiva associata alle note"

In questi vent’anni Esmeralda è diventata mamma.

"La musica è maestra della lingua da parlare nel mondo anche per le mie bambine, Erin di 9 anni e Regina di 7 che conoscono tutte le canzoni in italiano. Traguardo raggiunto anche con mio marito, Aaron Diaz (attore, ndr). L’amore, dalla scena alla vita reale, può fare miracoli".