
Una delle esperienze da vivere all’undicesima edizione del salone dell’archeologia a Firenze dal 21 al 23 febbraio.
La Grande Sposa Reale è al cospetto delle divinità egizie nella celebre “Sala delle Sette Vacche Sacre, del Toro e dei Quattro Timoni Celesti”, immersa nelle antiche fragranze del Nilo. Senza raggiungere la Valle delle Regine nell’antica Tebe, oggi Luxor, in anteprima mondiale si potrà entrare nella tomba della bellissima Nefertari, sposa del celebre faraone Ramses II. E’ questa una delle esperienze da vivere all’ XI edizione di TourismA, il salone dell’archeologia e del turismo culturale organizzato dalla rivista Archeologia Viva (Giunti Editore), dal 21 al 23 febbraio, al Palazzo dei Congressi di Firenze, dalle 9 alle 18, ingresso libero.
L’“Operazione Nefertari“ è curata dalle egittologhe Donatella Avanzo, Silvana Cincotti e dal “naso” Meo Fusciuni: "La QV 66, così è denominata la Tomba di Nefertari nella Valle delle Regine a Luxor - spiegano - , ha subito nel corso del tempo un significativo deterioramento e numerose, prolungate chiusure. Da questi presupposti nasce il nostro Progetto Nefertari QV66: la ricostruzione delle parti più importanti della tomba che si potranno visitare in anteprima mondiale a tourismA". Si potrà seguire poi un percorso olfattivo, che suggerirà le atmosfere sacre dell’antico Egitto. All’interno delle sale è diffuso un profumo che nasce dallo studio e dalla collaborazione tra Avanzo, Cincotti e il maestro profumiere Meo Fusciuni che ha ricavato l’antica essenza dopo mesi di collaborazione e studi con le egittologhe.
Di anteprima in anteprima, a Tourisma sarà presentato uno degli ultimi ritrovamenti di arte romana del III-IV sec. d.C. Si tratta di una piccola statua in marmo bianco priva della testa, di 50 centimetri, raffigurante Ercole. La scultura, appena restaurata, è stata rinvenuta nello scavo in concessione da parte del Comune di Montaione (Firenze) in un terreno di proprietà privata.
Nel corso delle tre giornate il programma del salone prosegue fra stand, degustazioni, film, mostre, laboratori didattici, realtà virtuali, tavole rotonde, presentazioni libri. Al centro dell’XI edizione anche il turismo sostenibile e le politiche culturali, la comunicazione archeologica, le scoperte che fanno la storia. Tra i big torna Alberto Angela che concluderà i lavori domenica alle 16. E ancora Guido Barbujani, Paolo Giulierini, Cristoforo Gorno, Angelo Panebianco, Vittorio Sgarbi, Mario Tozzi, Syusy Blady.
La soprintendente Antonella Ranaldi con i suoi collaboratori farà il punto sulle novità archeologiche in Toscana. Dalla collina di Bellosguardo passando per Figline Valdarno, Montaione, Vinci e Artimino, svelando tesori nascosti della Toscana molti secoli prima dei toscani di oggi.
Si parlerà del patrimonio culturale dell’Iraq, dell’Azerbaigian, Turchia, Marocco, Oman, attraverso le testimonianze dirette degli archeologi. Debutta “Archeologia senza frontiere“, con le esperienze di chi lavora con i giovani migranti per trasmettere i valori del patrimonio culturale. E’ il caso di Amara Doukoure, la guida africana e musulmana che a Napoli illustra le Catacombe di San Gennaro.
Spazio all’archeocucina con degustazione di pietanze e bevande riprodotte su ricette tratte da fonti antiche. I più audaci potranno cimentarsi nella degustazione della “Posca”, la bevanda più amata dai Legionari Romani.
Infine, Aosta festeggia i 2050 anni dalla fondazione di Augusta Praetoria e si presenta con un ricchissimo programma di convegni, spazi dedicati, degustazioni, performance folkloristiche. Tutto il programma su www.tourisma.it