
La statua «Poor Teddy Bear in Repose» posizionata all’uscita Versilia dell’autostrada A12
Privitera
Che cosa può esserci di più divisivo di un’opera d’arte contemporanea? Lo spirito polemico toscano sommato a una manciata di immarcescibile campanilismo. Se gli ingredienti si mescolano tutti insieme non può che finire in lite. E così l’imponente opera dell’artista statunitense Rachel Lee Hovnanian, l’orsetto di peluche in bronzo trafitto dal coltello, diventa un caso e non solo perché quell’arma nel cuore di un simbolo dell’infanzia felice per alcuni è tutt’altro che un’immagine e da apprezzare. Ora il Poor Teddy Bear in Repose – che già aveva animato il dibattito la scorsa estate quando era stato adagiato in piazza Duomo a Pietrasanta – è tornato prepotentemente sulla scena all’uscita Versilia dell’autostrada A12. E a rinfocolare le critiche ci ha pensato il sindaco di Forte dei Marmi, Bruno Marzi, che se l’è presa con il collega della confinante Pietrasanta Alberto Giovannetti per la scelta di esporre l’opera lì, a pochi passi dal suo territorio, senza consultarlo. Ok – ha detto – che è nel suo comune, ma non ha fatto neanche una telefonata per chiederci se eravamo d’accordo... Vicini ma distanti, perché per Pietrasanta quell’orsetto – nella poetica dell’autrice l’infanzia minacciata dalla violenza ma anche dalla supremazia della tecnologia sugli affetti – è invece motivo di orgoglio locale, nato com’è in una delle storiche fonderie d’arte della cittadina.