Lotta alle zanzare. I numeri di Alia

A Firenze e dintorni la lotta alle zanzare è intensa, con interventi di disinfestazione da parte di Alia per contrastare la presenza crescente di specie invasive. La collaborazione dei cittadini è fondamentale per ridurre il rischio di infestazioni.

Lotta alle zanzare. I numeri di Alia

A Firenze e dintorni la lotta alle zanzare è intensa, con interventi di disinfestazione da parte di Alia per contrastare la presenza crescente di specie invasive. La collaborazione dei cittadini è fondamentale per ridurre il rischio di infestazioni.

Rovinano le cene, rendono impossibile godersi una serata in giardino e spesso sono causa di lunghe notti insonni. È guerra, anche a Firenze e dintorni, alle zanzare, la cui presenza è aumentata negli ultimi anni per la tropicalizzazione del clima e l’arrivo di specie alloctone come la zanzara tigre (giunta qui circa 30 anni fa), la Aedes koreicus e la Aedes japonicus.

Nell’area fiorentina (13 Comuni), la disinfestazione è affidata ad Alia, che interviene su circa 105mila caditoie, svolgendo circa 175 itinerari sui 4.885 tratti strada interessati. La città di Firenze è divisa in 25 aree di trattamento, dove vengono gestite 63.500 caditorie in 2460 tratti di strada. Il servizio parte nel mese di maggio e si conclude a settembre/ottobre, a seconda dell’annata e del clima. La squadra di Alia impegnata nel servizio di disinfestazione (che ha come obiettivo l’eliminazione di zanzare, ratti e topi, batteri e virus, blatte e altri insetti infestanti) è composta da 20 unità, tra personale operativo ed uffici. I trattamenti con prodotti mirati si concentrano molto sulle larve perché le operazioni "adulticide", in Toscana, possono essere fatte solo in via emergenziale. La Regione ha deciso infatti (non senza alcune polemiche) di limitarli al minimo, considerandoli troppo inquinanti e poco efficaci. "L’attività che svolgiamo è costante e prolungata nel tempo – spiega Nicola Bella, del servizio disinfestazione e sanificazione di Alia Multiutility - ma è fondamentale l’impegno di tutti i cittadini. Diventa infatti poco efficace intervenire ogni 3 o 4 settimane sulle caditorie pubbliche se, nei giardini privati, vengono lasciati sottovasi e contenitori pieni di acqua".