Firenze, 11 marzo 2024 – ''Sono stati sette anni e mezzo difficili che non auguro a nessuno. Vedersi sbattuto da innocente in prima pagina con accuse anche da parte di quelli che dovrebbero essere i tuoi 'vicini di banco'. Comunque è andata bene, vado avanti a testa alta. Sono contento''.
Così l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti, dopo la sentenza di assoluzione nel processo Consip a Roma.
''E' una vicenda che mi è costata dal punto di vista personale: la politica va e viene, è impegno civico che io ho fatto per 10 anni con massimo rispetto per gli incarichi che ho svolto da quando ho cominciato come consigliere comunale fino a quello di ministro. Oggi faccio altro, non ho lasciato la politica - ha aggiunto l'ex ministro dello Sport - Posso guardare in faccia tante persone che negli anni mi hanno accusato o facevano commenti su di me: oggi finalmente si è messo un punto. Nel Pd sono un semplice iscritto, non ho condiviso tante scelte e molti militanti del mio partito che in passato potevano additarmi come un problema oggi possono ricredersi. Poi sulla non candidatura io ho sempre detto che non avrei mai potuto e voluto essere uno scandalo per il mio partito e oggi ne ho data la dimostrazione. Manderò a tutti i membri di quell'assemblea dove ad agosto del 2022 ho detto e pronunciato queste parole la sentenza di oggi''.
Lotti ha scritto un lungo post su Facebook riguardo alla sua assoluzione. “Vorrei guardare negli occhi – scrive – tutte le persone superficiali e i vigliacchi che hanno subito ‘emesso sentenze’ di colpevolezza, i leoni da tastiera, i tanti politici - anche del mio partito - che hanno vomitato accuse e giudizi su di me. Vorrei solo guardarli. Senza dire una parola. A nessuno di loro auguro di subire quello che ho subito io in tutto questo lunghissimo periodo”.