Lotto Zero, la terra di nessuno . Droga, minacce e rifiuti in strada. I giostrai: "Noi in balìa dei balordi"

Nel maxiparcheggio l’accampamento dei lavoratori degli spettacoli viaggianti: ’provvisorio’ dal 2000. Oltre a frequenti scarichi abusivi di materiale vario, la zona funziona come un drive-in dello spaccio.

Lotto Zero, la terra di nessuno . Droga, minacce e rifiuti in strada. I giostrai: "Noi in balìa dei balordi"

Lotto Zero, la terra di nessuno . Droga, minacce e rifiuti in strada. I giostrai: "Noi in balìa dei balordi"

Il nome è tutto un programma: Lotto Zero. Un fazzoletto stretto tra Cavallaccio, Greve, viadotto dell’Indiano e snodi della Fi-pi-li che nel ’90 ‘avanzò’ (da cui l’appellativo di zero) dai lavori di realizzazione della superstrada. Arrivato il nuovo millennio con il Giubileo, si sfruttarono quei fondi per trasformarlo in un maxiparcheggio, che doveva divenire uno strategico scambiatore. Ma poi fu dato, in via provvisoria che provvisoria non è mai stata, come accampamento per i giostrai di Firenze. Tuttavia questi sono costretti a condividerlo, loro malgrado, con abusivi che col mondo delle giostre nulla hanno a che fare: senzatetto e balordi che hanno messo radici in questo mondo invisibile alla città. E se coniughi l’invisibilità alla vicinanza agli svincoli che consentono una rapida fuga, all’abbandono e ai pochi controlli, i risultati sono spaccio, abbandono di rifiuti, tensioni tra regolari e irregolari, che sfociano persino in minacce di chi non ha nulla da perdere verso chi invece ha un’attività e una famiglia.

Una spina nel fianco del Quartiere 4, il Lotto Zero, attanagliato da un quarto di secolo di degrado; il sindaco Renzi già aveva promesso una riqualifica dell’area nei cento luoghi e si propone da anni il trasferimento del luna park delle Cascine qui. Idea rilanciata nel nuovo Piano strutturale, di concerto al trasloco dell’area di sosta per i giostrai in un campo nel contiguo rione di Sollicciano. Soluzione che piace poco agli operatori, che finirebbero a lavorare in un luogo periferico. In un sopralluogo con i residenti insieme al capogruppo di FdI Alessandro Draghi e l’omologo al Quartiere Leonardo Masi, veniamo accolti dai rifiuti: scarti tessili ed edili, mobili, vecchi congelatori, rimorchi e roulotte abbandonate.

"Perlopiù è opera di un nordafricano che scarica giorno e notte, abbiamo dato la targa alla Municipale, ma non è servito – spiegano – I camion dobbiamo metterli nel mezzo con pericolo per la sicurezza, perché i bordi sono pieni di rifiuti. Eppure siamo esercenti che pagano le tasse". Intanto un altro nordafricano ci spaccia davanti. Un drive-in della droga: gli automobilisti accostano, comprano la dose e vanno via: "Abbiamo visto persino un carro funebre – ironizzano – Ma quella che ha fatto più amarezza è una mamma con i bambini in macchina".

"Qui risultano all’anagrafe 120 persone – dicono Draghi e Masi – di cui alcuni con residenza via del Leone 3510 (residenza fittizia per occupanti di terreni). Bisogna prendere una decisione per dare quest’area in concessione esclusiva ai lavoratori degli spettacoli viaggianti. Servono poi telecamere".

Carlo Casini