REDAZIONE FIRENZE

L’Rsa della discordia. Petizione e volantinaggio per bloccare il progetto

Comitati e residenti d’Oltrarno gireranno il quartiere per sensibilizzare i cittadini. Giovedì flash mob davanti all’ex caserma Ferrucci. E ora si muove anche Roma.

Padre Giuseppe Pagano (. a destra. ) è il priore della comunità agostiniana di Santo Spirito: da almeno due anni porta avanti la battaglia per evitare che l’ex caserma della piazza, attigua al convento, venga trasformata in una residenza per anziani ricchi: «Ci impegniamo alla gestione e alla manutenzione del bene ma vogliamo garanzie»

Padre Giuseppe Pagano (. a destra. ) è il priore della comunità agostiniana di Santo Spirito: da almeno due anni porta avanti la battaglia per evitare che l’ex caserma della piazza, attigua al convento, venga trasformata in una residenza per anziani ricchi: «Ci impegniamo alla gestione e alla manutenzione del bene ma vogliamo garanzie»

di Antonio Passanese

L’Oltrarno si mobilita contro lo sbarco di una Rsa di lusso nei locali dell’ex caserma Ferrucci di piazza Santo Spirito. E per sostenere la battaglia della comunità agostiniana, questa mattina, comitati e residenti (sempre che il meteo lo permetta) distribuiranno volantini in tutto il quartiere e in altre zone della città per sensibilizzare la popolazione e invitarla al flash mob previsto per giovedì 20 marzo davanti alla basilica del Brunelleschi. La prossima settimana, durante la manifestazione di protesta, i frati organizzeranno anche una raccolta firme da inviare al Comune e al ministero della Difesa che, attraverso la sua immobiliare (Difesa Servizi Spa) ha assegnato alla società fiorentina Fastpol, attraverso un bando di gara, i locali di quello che, dopo la riforma napoleonica, è stato dapprima un Distretto militare e poi il Centro documentale dell’Esercito.

Gli agostiniani da almeno due anni ne rivendicano la ’proprietà’ dato che, fino all’Ottocento, la caserma ora dismessa era parte integrante del convento per realizzare un polo culturale e una foresteria che possa ospitare gli studenti in difficoltà. Il progetto, condiviso anche con l’università di Villanova (Pennsylvania), consentirebbe di mantenere inalterato il ruolo ricoperto dal monastero nel corso della storia. Sia il governatore Eugenio Giani che l’arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli si sono schierati al fianco dei frati, tanto da scrivere un accorato appello al ministro Crosetto per bloccare la residenza per anziani ricchi. A questi, nelle ultime settimane si sono aggiunti anche i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione. E la sindaca Sara Funaro ha promesso di incontrare una delegazione di Santo Spirito per capire come muoversi.

Ma è a Roma che si gioca la vera partita. Il senatore di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi sta cercando, da mesi, di risolvere il caso. E ora chiede all’amministrazione comunale un cambio di passo, una discontinuità col passato. "Il nostro impegno – dice – c’è sempre stato, soprattutto dopo aver capito che gli agostiniani erano stati scavalcati seza che il progetto della Rsa venisse condiviso con loro. Ma Palazzo vecchio ha sempre indugiato senza opporsi a quella procedura già espletata. Ho parlato con Crosetto, e il ministro mi ha detto che il suo dicastero puà fare poco. Solo palazzo vecchio, attraverso un atto formale, può bloccare l’operazione. Dunque adesso la sceltya è politica".

Al parlamentare meloniano si affianca anche la capogruppo di Fdi in Consiglio comunale, Angela Sirello, che esorta la giunta Funaro a predisporre "un atto da sottoporre alla Difesa, che sicuramente lo valuterà. Il resto sono chiacchiere senza costrutto". Per questo, il gruppo di opposizione presenterà una mozione nella seduta di lunedì proponendo anche un tavolo istituzionale a cui partecipino i frati. Insomma, indietro si può tornare ma deve essere la prima cittadina a chiederlo chiarendo però due aspetti: bisognerà capire se la Fastpol, una volta annullato il bando, potrà chiedere una sorta di indennizzo e come Palazzo vecchio intende valorizzare quegli spazi e con quali soldi.

Su quest’ultimo punto interviene direttamente il priore di santo Spirito, padre Giuseppe Pagano: "Vogliamo che Difesa Servizi Spa restituisca l’ex caserma al demanio, noi siamo pronti ad assumerci tutte le responsabilità per quanto riguarda la manutenzione e la gestione. Ma ci deve essere garantito che l’ex convento non venga snaturato. Problemi di denaro non ne abbiamo anche perché siamo sostenuti dai nostri confratelli americani e dalla Divina Provvidenza".