FIRENZELa dicotomia Guelfi–Ghibellini ancora una volta perfettamente rispettata. L’ultimo casus belli ha la forma di una doppia sfilza di lampioni, nuovi di zecca, collocati sul ponte alle Grazie, terrazza sul dirimpettatio Ponte Vecchio e sulla favolosa collina del Piazzale. I nuovi punti luce hanno un design decisamente contemporaneo, somigliano a coni rovesciati e sono di colore bianco. Per Fratelli d’Italia sono un affronto, una soluzione addirittura "indecente".
Così in una nota tuonano la capogruppo in Consiglio comunale Angela Sirello, il collega del Saone de Dugento Alessandro Draghi insieme alle colleghe al Quartiere 1 Maria Cristina Paoli e Anna Mallocci: "Spiace che l’amministrazione abbia permesso l’installazione delle nuove lampade sul Ponte alle Grazie, che sono un cazzotto nell’occhio per una città come Firenze che ha poco da invidiare alla Ville Lumière. – si legge – Infatti, il lungarno è caratterizzato dai tipici lampadari in ferro battuto della Pignone".
E ancora: " Non si poteva pensare a installare una riproduzione di quei lampioni storici, onde non creare un colpo d’occhio avulso dal panorama circostante? Credevamo che con i pali del tram queste amministrazioni targate Pd avessero già dato il peggio di sé, ma evidentemente ci sbagliavamo".
In Palazzo Vecchio c’è poca voglia di dar filo alla polemica. Dal Comune infatti ci si limita a far sapere che "i lampioni che sono stati sostituiti erano costituiti da strutture post alluvione in acciaio prive di ogni valore storico e artistico". Le nuove luci "sono soltanto più moderne come linea rispetto alle precedenti e soprattutto hanno il vantaggio di consumare meno". E in effetti sembrano riprendere in qualche modo la linea dei ’vecchi’ solo con un taglio più moderno che a qualcuno sembra troppo evidentemente troppo azzardato.
Lo ’stacco’ visivo risulta particolarmente evidente ad esempio all’incrocio tra il ponte e il lungarno alle Grazie dove ancora ’sopravvivono’ le vecchie lampade realizzate dal Pignone. Come si interrompe il ’vecchio’ filare iniziano le lampade di ultima generazione.
Emanuele Baldi