MANUELA PLASTINA
Cronaca

Ludopatia, casi in crescita. Solo in 24 chiedono aiuto

Nel 2023 nei Comuni dell’area a sud est di Firenze spesi oltre 271 milioni. In arrivo uno sportello di ascolto e un’unità di strada per intercettare i giovani. .

Una slot machine mangiasoldi (foto archivio Germogli)

Una slot machine mangiasoldi (foto archivio Germogli)

Nel 2023 nei soli Comuni dell’area a sud est di Firenze sono stati spesi oltre 271 milioni di euro in gioco d’azzardo online o fisici. Un dato che manifesta come tra la popolazione di Bagno a Ripoli, Impruneta, Fiesole, Figline e Incisa, Londa, Pelago, Pontassieve, San Godenzo, Reggello, Rignano sull’Arno, Rufina, Greve, Barberino Tavarnelle, San Casciano Val di Pesa ci siano numerosi ludopatici, problema di natura socio-sanitaria spesso silente.

Lo scorso anno 24 utenti (rispettivamente 12 e 12) sono stati presi in carico dai due servizi per le dipendenze di Bagno a Ripoli e Figline e Incisa: sono 22 uomini e 2 donne, di cui 4 nuovi utenti. Sono numeri in crescita, ma che secondo gli esperti sono solo la punta visibile di un fenomeno che resta sommerso. Allargando ulteriormente lo sguardo, nell’area della Asl Toscana Centro (Firenze, Prato, Pistoia, Empoli), i Serd nel 2023 hanno preso in carico 555 persone (erano 497 nel 2022).

Il 30,1% sono nuovi utenti, l’84,9% maschi, il 15,1% femmine. La classe di età più rappresentata sono gli uomini in fascia 40-49 anni, mentre per le donne prevalgono le over 60. Il 54.5% dei ludopatici seguiti dai servizi ha la sola licenza media, il 29,8% un diploma superiore, il 2,6% una laurea breve, il 3,7% una magistrale. Il 17,8% degli utenti Serd è disoccupato; il 13% pensionato. Gli altri hanno uno stipendio, da cui attingono per giocare d’azzardo.

Da gennaio scorso, la Società della Salute Fiorentina Sud Est ha avviato il progetto ’Zero azzardo’: fino a marzo dell’anno prossimo, con numerose realtà del territorio, sono in corso e in programma interventi di informazione, sensibilizzazione, formazione e prevenzione. Tutti uniti per raggiungere diversi target di età e sociali attraverso azioni mirate e creare così una rete di collaborazione tra istituzioni, enti e associazioni, prevenire e affrontare il problema in modo efficace. Uno sportello di ascolto per 3 ore settimanali sarà a disposizione di chiunque; un’unità di strada uscirà sul territorio per intercettare la popolazione più giovane. Agli istituti superiori Gobetti Volta (Bagno a Ripoli), Vasari (Figline) e Balducci (Pontassieve), gli operatori di strada di Coop.21 hanno già tenuto incontri di informazione e sensibilizzazione. Prevista anche l’apertura di sportelli di ascolto destinati proprio a studenti e insegnanti.