BARBARA BERTI
Cronaca

Luisanna: "La mia ispirazione? Nonna Papera"

La cuoca fiorentina Messeri spiega il segreto delle sue ricette, semplici e così buone. Il successo delle sue quotidiane dirette Facebook

"La grande cucina non è quella ricca o quella povera ma quella buona, perché la semplicità non è un punto di partenza ma di arrivo". Parola di Luisanna Messeri, la cuoca fiorentina che dal 2011 è tra gli ospiti fissi de "La prova del cuoco" su Raiuno, nonché ideatrice de "Il Club delle Cuoche", la prima food comedy che l’ha fatta conoscere al grande pubblico.

Luisanna, dove nasce la sua passione per la cucina?

"Sono golosa e curiosa, credo che questo lato della vita sia nel mio Dna. Da piccola il manuale di ‘Nonna Papera’ era la mia fonte di ispirazione per provare a cucinare. Poi, anche un po’ per necessità, ho coltivato questa passione. Perché per me la cucina è un divertimento".

Il suo marchio di fabbrica è la cucina tradizionale…

"Assolutamente sì, Pellegrino Artusi è il mio guro. Le mie ricette sono quelle tramandate dalle nonne, gli antichi segreti culinari che possono aprire nuove finestre sul gusto".

In che senso?

"Con poco si può fare tanto e soprattutto tutti possono farlo. La semplicità è la vera sfida, oggi più che mai. Credo che in questo periodo di emergenza sanitaria l’attenzione alla stagionalità, ai prodotti locali e all’abbattimento dello spreco alimentare siano fondamentali e mi auguro che, quando torneremo alla normalità, ci porteremo in dote queste semplici regole".

Regole alla base de "Le ricette della quarantena", diretta Facebook ogni giorno alle 17,30 dalla sua casa in Mugello. Il video "Il dolce senza" ha superato 2 milioni di visualizzazioni. Come spiega il successo?

"L’appuntamento social è una chiacchierata tra amiche durante la quale cerco di dare consigli con pochi ingredienti che possiamo avere nella dispensa di casa".

Il segreto de "Il dolce senza"? "Servono pochissimi ingredienti: non ci sono uova, burro e zucchero. Servono 250 grammi di farina, 250 ml di latte e una bustina di lievito. Si aggiunge poi un barattolo di marmellata, una manciata di uvetta e un cucchiaio di semi di anice. Poi si mescola tutto e si cuoce in forno (170 gradi) per venti minuti".

Quanto conta la presentazione del piatto?

"Senza dubbio l’occhio vuole la sua parte ma il fattore estetico non è importante quanto il contenuto. Secondo me un piatto prima deve essere buono e poi bello. Comunque, se ci pensiamo bene, basta poco anche per una bella presentazione: il piatto giusto, un centrotavola particolare, una tovaglia diversa dal solito".

Ha promosso la campagna "Io adotto un produttore toscano". Di cosa si tratta?

"Un progetto per aiutare concretamente tutte quelle attività agricole messe in ginocchio dal Coronavirus. Sono tanti i piccoli produttori e imprenditori dell’agroalimentare che hanno avuto un forte calo commerciale e non sanno come vendere i loro ortaggi, le loro conserve, le loro farine, le loro marmellate, i loro salumi. Attraverso le dirette Facebook cerco di dare il mio contributo per farli conoscere e promuovere i loro prodotti".

La campagna è stata ripresa e rilanciata anche dalle istituzioni locali...

"Sono contenta perché ritengo fondamentale sostenere le realtà economiche di dimensioni ridotte e regalare loro una visibilità che può fare la differenza in un momento così delicato".

Un pranzo speciale per questi giorni di reclusione forzata?

"Lasagnette al sugo di carne, magari preparate in monoporzioni, così si evitano sprechi. Faraona arrosto con carciofi e patate e per finire una cremina di limone con frutta. Tutte pietanze facili perché la cucina deve essere un gioco, un momento di evasione e un’occasione per sperimentare e dare sfogo alla fantasia".