BARBARA BERTI
Cronaca

L’Università del futuro. Matricole in crescita e donne in aumento. Presto le nuove aule

Cerimonia istituzionale dedicata ai 250 anni della Specola. Protesta dei precari. La rettrice: "L’intelligenza artificiale va governata per sfruttarne le potenzialità". Al lavoro per trovare spazi nell’ex Meccanotessile, a Careggi e al campus di Sesto.

Cerimonia istituzionale dedicata ai 250 anni della Specola. Protesta dei precari. La rettrice: "L’intelligenza artificiale va governata per sfruttarne le potenzialità". Al lavoro per trovare spazi nell’ex Meccanotessile, a Careggi e al campus di Sesto.

Cerimonia istituzionale dedicata ai 250 anni della Specola. Protesta dei precari. La rettrice: "L’intelligenza artificiale va governata per sfruttarne le potenzialità". Al lavoro per trovare spazi nell’ex Meccanotessile, a Careggi e al campus di Sesto.

"Gli sforzi vanno finalizzati a favorire una mentalità che permetta ai nostri giovani di costruire futuri sostenibili e inclusivi". Parole della rettrice dell’Università di Firenze, Alessandra Petrucci, all’inaugurazione dell’anno accademico, al Teatro del Maggio, aperta dal Corteo accademico e con gli inni - nazionale e europeo - del coro universitario diretto dal maestro Gabriele Centorbi. La cerimonia, nel giorno dell’anniversario della scomparsa dell’Elettrice Palatina, è dedicata ai 250 anni del Museo di storia naturale dell’ateneo: il 21 febbraio 1775 veniva inaugurata la Specola, il primo esempio in Europa di istituzione scientifica aperta al pubblico, che costituisce l’origine delle collezioni scientifiche universitarie.

La rettrice Petrucci sottolinea come l’Università di oggi stia vivendo una delle fasi più cruciali della sua esistenza. "Le tre transizioni, tecnologica, ecologica, demografica, e i profondi cambiamenti sociali ridisegnano l’organizzazione dell’Università e il suo ruolo nella ricerca, nel trasferimento delle conoscenze e nella formazione di nuove professionalità. In questa situazione così fluida, l’interconnessione dei saperi, la flessibilità, il pensiero analitico e il pensiero creativo sono abilità trasversali indispensabili per navigare il futuro" dice, ricordando la grande partecipazione agli eventi del centenario (celebrati nel 2024, ndr) da parte della città, "destinataria e protagonista" delle tante iniziative in programma. "L’Università di Firenze, lo dico con grande orgoglio – dichiara la sindaca Sara Funaro –, non è un’istituzione avulsa dalla realtà, ma vive in un costante dialogo con gli attori istituzionali, sociali, culturali e produttivi del territorio. Vive di relazioni, di continui scambi, di progetti congiunti: ringrazio la rettrice per averne citati alcuni, tra cui tutto il lavoro che stiamo portando avanti sul Meccanotessile". Qui, in futuro nuovi spazi per l’Università e tra gli altri progetti di rilevanza strategica "si sta provvedendo all’adeguamento e all’ampliamento del plesso aule dell’area di Careggi e ai lavori per l’insediamento del Dipartimento di Scienze e tecnologie agrarie e della Scuola di Agraria al Campus di Sesto Fiorentino" ricorda la rettrice.

Per il presidente della Regione, Eugenio Giani, l’Università "rappresenta una delle note distintive del nostro Dna, della nostra identità vocata alla cultura, alla formazione, alla tensione verso un livello di civiltà superiore che si ritrova proprio attraverso coloro che questa università formeranno, le nuove generazioni di laureati a cui affidiamo la nostra speranza e il nostro futuro".

Sottolineando come "l’intelligenza artificiale va governata per sfruttarne le potenzialità anche nella didattica e nei processi amministrativi" la rettrice elenca i numeri (in crescita) di Unifi. Ben 11mila le matricole, il miglior dato degli ultimi venti anni con le immatricolazioni che aumentano dell’1% per i corsi di laurea triennale. Di rilievo, nelle materie Stem, la presenza femminile al 44% a fronte del dato nazionale del 36,9%. Nell’ambito della ricerca scientifica, Firenze è tra le prime dieci realtà italiane per progetti di rilevante interesse nazionale finanziati (Prin), ed è sesta per numero di progetti europei Horizon sovvenzionati.

Fuori dal teatro, invece, va in scena la protesta dei precari con bandiere, cartelli e striscioni, "contro il sottofinanziamento" dell’Università e "contro la riforma Bernini". "Risolvere il problema è difficile, anch’io sono stata precaria per dieci anni, so che cosa vuol dire" dichiara Petrucci.