Una catena umana lunga più di 900 metri. In mille ieri mattina si sono ritrovati su Ponte Santa Trinita per una sorta di girotondo della pace che ha abbracciato i lungarni Corsini e Guicciardini fino a Ponte alla Carraia. Alla manifestazione “Cessate il fuoco“, organizzata da Cgil Firenze, Assisi Pace Giusta ed Europe for Peace, hanno risposto molti partiti di centrosinistra (Spc, Pd, Italia Viva, Movimento 5 Stelle, movimmento “11 Agosto“) e tanti fiorentini, soprattutto famiglie con bimbi. Bandiera della pace sulle spalle, le centinaia di persone, dopo gli interventi di rito, hanno dato il via a un flash mob pacifico e silenzioso per urlare il proprio no alla guerra in Palestina e in Ucraina.
Forze dell’ordine all’erta ma distanziate, nessun agente in tenuta anti sommossa: insomma, dopo quanto accaduto ieri l’altro con le cariche e le manganellate agli studenti (a poche decine di metri dal Consolato Usa), la manifestazione di Santa Trinita per un’orai ha spento la polemica, anche se le tante associazioni pacifiste hanno condannato gli scontri di Firenze e Pisa.
"Non ci faremo intimidire, la risposta che dobbiamo dare è quella della partecipazione democratica", ha affermato ai microfoni Ilaria Lani (Cgil), secondo cui "vogliamo che il nostro paese, come dice la nostra Costituzione, sia in prima fila nel ripudiare la guerra e nel costruire una politica di pace. Stiamo preparando una manifestazione nazionale, perché non possiamo consentire che vada avanti quello che sta succedendo in Palestina e in Ucraina: abbiamo bisogno di marcare una presenza per dire che la soluzione non sono le armi".
Nel pomeriggio, manifestazione di solidarietà a due anni dall’inizio dell’invasione russa. In piazza Santa Maria Novella si sono ritrovate alcune centinaia di persone con una bandiera dell’Ucraina lunga una decina di metri, le insegne dell’Europa e quelle di altri paesi come la Georgia. Molti i cartelli contro Putin e in omaggio ad Aleksej Navalnyj. Presenti anche le istituzioni locali, tra cui il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, che gli organizzatori della manifestazione hanno ringraziato dal palco per il sostegno e l’accoglienza.
Per Oxana Polataitchouk, referente del consolato onorario ucraino a Firenze, "questa manifestazione rappresenta un messaggio di speranza. La guerra non si combatte solo sul campo, ma anche nell’arena dell’informazione. È fondamentale non lasciare spazio a propaganda e falsità, difendendo la verità e la giustizia".