MANUELA PLASTINA
Cronaca

Ma la scienza tira il freno:: "Il risveglio è fatto di sogni"

Il direttore di Neurologia di Careggi, Sandro Sorbi: "È una fase di fluttuazione"

"L’attività cerebrale di risveglio dal coma è una fase di fluttuazione che porta a fare sogni che facilmente ricordiamo e arricchiamo di nostre interpretazioni".

Ci sono numerosi studi sulle esperienze pre-morte, conferma il professor Sandro Sorbi, ordinario di neurologia all’Università di Firenze e direttore di neurologia 1 a Careggi.

"Spesso dopo il risveglio da un coma profondo ci vengono riferiti racconti molto dettagliati di quelli che sembrano affacci nell’aldilà" sottolinea. Ma, anche se sono interessanti e da ascoltare, non è possibile definirli realmente tali, scientificamente parlando".

"Il coma – spiega il neurologo - è, come è stato definito dai massimi studiosi, un sonno dal quale non si riesce a svegliarsi. Ci sono pazienti che restano ad occhi chiusi senza particolari strumenti che li tengano in vita per poco o per lungo tempo. Funziona quasi tutto in loro, tranne il meccanismo del risveglio".

La prima fase di uscita dal coma, spiega ancora il professor Sorbi, è lo stato vegetativo: per qualche ora o anche per anni, il paziente apre gli occhi, ma non è in grado di avere un rapporto col mondo esterno.

Il risveglio dal coma o dallo stato vegetativo, può essere registrato anche attraverso strumenti diagnostici come l’elettroencefalogramma: il risultato dell’andamento cerebrale è simile alla fase dei risvegli da una dormita tradizionale, in una oscillazione di dormi-veglia, tra risvegli e sonno. "E’ la fase ricca di sogni, quelli che poi ricordiamo e che riusciamo magari anche a raccontare, chi più chi meno".

Non sempre la nostra narrazione ripropone precisamente quando realmente sognato: non essendovi registrazioni non sarà mai possibile verificarlo, ma "tendiamo ad arricchire i sogni di nostri significati, soprattutto in base al contesto in cui ci troviamo – prosegue il professore -. Un risveglio in contesto di rianimazione può portare a interpretazioni congrue come, appunto, un ‘ritorno’ dal coma". Per la scienza dunque la pre-morte è vendendo al sodo esclusivamente un sogno.

Ma per chi ha vissuto personalmente questo momento, di certo resterà per sempre quell’esperienza che lo ha portato ad "affacciarsi nell’aldilà per poi tornare tra i vivi".