È stato don Luigi Ciotti a inaugurare il nuovo centro per adolescenti di Scandicci. Il centro, gestito dalla cooperativa sociale Macramè che festeggia i suoi 25 anni di attività, si trova a Badia a Settimo, in via Michelucci, dove si trova il giardino Ilaria Alpi. All’evento erano presenti anche la sindaca Claudia Sereni e il vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Yuna Kashi Zadeh. Il fondatore di Libera, don Ciotti ha dialogato con i ragazzi sull’importanza di avere una voce, di farsi sentire per essere cittadini responsabili. Il nuovo spazio polifunzionale sarà un luogo dove le idee e l’immaginazione dei più giovani siano sostenute e incoraggiate. Si comincia con 20 giovani, arrivati a Badia su segnalazione dei servizi sociali. Passeranno i loro pomeriggi al centro, proveranno a ripartire grazie al sostegno degli educatori. Nei primi tre anni di vita il centro ha l’obiettivo di far partire un primo blocco di attività educative, dando vita anche ai primi ’coworking educativi’, veri e propri incubatori di idee dei giovani del quartiere, luoghi di sperimentazione sociale e culturale. In cantiere ci sono anche attività rivolte alle scuole del territorio, percorsi educativi di sostegno e orientamento allo studio, oltre a attività strutturate per imparare a comunicare su tematiche come sostenibilità, giustizia sociale, big data. In estate è prevista anche la possibilità di allestire dei centri estivi: la struttura modificherà i propri orari e attività per andare incontro a tutti i ragazzi e le ragazze che vorranno sfuggire al caldo, con un’offerta mirata di attività e promozioni culturali.
"Festeggiare i 25 anni della Cooperativa Sociale Macramè – ha detto il vicesindaco Kashi Zadeh – non significa solo riconoscere il grande impegno di questa realtà ma anche rendere omaggio a un modello di intervento che ha saputo costruire, con passione e determinazione, una comunità educante a sostegno dei giovani, specialmente quelli più fragili". "I giovani sono importanti per noi – ha detto la sindaca Sereni – faremo di tutti perché questa città sia governata con i ragazzi e non solo per i ragazzi. Cercheremo nelle nostre azioni di aiutare i giovani, i lavoratori, le famiglie. Questo vuol dire impianti sportivi liberi, uno nascerà qui nella zona, case popolari, alloggi con affitti concordati. Un impegno che portiamo avanti nonostante le difficoltà, per non lasciare indietro nessuno". Macramè è nata nel 1999 a Campi Bisenzio con l’obiettivo di tessere reti e relazioni per la costruzione di una comunità educante a supporto degli adolescenti del territorio, promuovendo attività educative, culturali e sociali. Nella piana scandiccese c’è sempre stata la tradizione dell’accoglienza dei minori. Indimenticata la struttura salesiana Casa Mamma Margherita di via della Pieve, guidata dal compianto don Tarcisio Faoro, che l’aveva fondata nel 1988. "Ho combattuto il disagio giovanile come si doveva fare: in silenzio e senza troppi clamori" era solito dire il padre. Il centro ha chiuso nel 2020, il sacerdote allora 83enne venne trasferito per sopraggiunti limiti di età, ma dall’apertura aveva recuperato più di 90 ragazzi. Quell’esperienza è finita con lui che è mancato in quello stesso 2020. Ma don Tarcisio non è stato dimenticato. Oggi si prova a ricominciare.
Fabrizio Morviducci